La crescita degli smartphone nel primo trimestre 2011 (circa il 50% dei dispositivi mobile venduti appartengono a tale categoria, che da sola frutta l’80% degli introiti per i produttori) è andata di pari passo con quella dei consumi di traffico dati in mobilità: secondo alcune analisi condotte sui principali network wireless mondiali, infatti, l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2010 è pari al 130%.
La connettività 3G sui dispositivi mobile assume dunque importanza sempre maggiore, spingendo gli utenti a scegliere uno smartphone piuttosto che un tradizionale telefono cellulare anche per la possibilità di navigare in Rete in maniera più semplice e funzionale. Nei primi 3 mesi dell’anno ogni utente ha consumato in media più di 1 GB di traffico dati, con picchi che raggiungono anche i 3,75 GB mensili in base a quanto reso noto dai carrier.
A spingere al rialzo le cifre sono però i laptop, con un consumo medio compreso tra 1 e 7 GB a seconda dei paesi considerati. La maggior parte del traffico è stato poi consumato per l’accesso a filmati in streaming (30/40 percento) e per la navigazione nel web (20/30 percento). Sui dispositivi mobile, invece, ad andare per la maggiore sono la riproduzione di brani in Rete (confermando dunque la bontà dell’idea di spostare la musica nel cloud), i social network, la posta elettronica e il download di applicazioni (peraltro con ritmi di consultazione del dispositivo secondo alcuni considerato ormai prossimo all’ossessione).
Un ruolo importante nell’intero panorama mobile è anche quello assunto dai tablet, i quali rappresentano sempre più un punto di accesso al web da tenere in considerazione nelle stime per l’elevata diffusione che tali dispositivi hanno ormai raggiunto. In tal caso, però, il quadro in termini di consumi si avvicina più a quello degli smartphone che a quello dei computer portatili, evidenziando dunque come per numerosi utenti il tablet non rappresenti un’alternativa ai notebook, ma un accessorio in più da portare con sé.