Internet in mobilità continua a correre, con l’obiettivo di colmare il divario che ancora esiste con le connessioni domestiche. Un divario che con ogni probabilità non sarà mai colmato del tutto a causa della sostanziale differenza tra le due tecnologie, ma che nel frattempo può divenire meno ampio: in Giappone, infatti, alcuni test hanno fornito risultati incoraggianti per la creazione di network mobile da 10 Gbps.
Utilizzando la regione di frequenze tra i 400 MHz e gli 11 GHz, infatti, l’operatore Docomo è riuscito ad utilizzare senza particolari problemi una connessione con banda da 10 Gbps in mobilità. Gli esperimenti sono stati condotti utilizzando un dispositivo in movimento ad una velocità di 9 Km/h, sfruttando 8 antenne per la trasmissione e 16 antenne per la ricezione grazie ad alcune tecniche di multiplexing capaci di suddividere il flusso di dati tra di esse.
Il tutto ha fornito indicazioni incoraggianti per il futuro, aprendo un’importante porta che conduce alle tecnologie per la connessione in mobilità di domani. Rispetto ad LTE, standard attualmente tra i più performanti nel campo mobile, trattasi di un deciso passo in avanti: il confronto in termini di prestazioni è infatti pressoché impossibile, data la velocità massima di 1 Gbps fornita da LTE nelle migliori condizioni operative possibili.
Il prossimo step, promette Docomo, è spingere le connessioni mobile anche oltre tale velocità, oltrepassando la soglia delle frequenze dei 5 GHz per sfruttare una regione dello spettro poco utilizzata. Il problema principale in un simile contesto è il limitato raggio d’azione delle onde elettromagnetiche, le quali permettono di trasferire informazioni ad una velocità maggiore ma a distanze inferiori.