La rivoluzione di Internet.org parte dallo Zambia. Nel cuore dell’Africa sarà possibile per molti utenti avere l’accesso gratuito a tutta una serie di servizi online, o a fare la differenza è proprio il “gratis”: il progetto, messo in campo da Facebook, apre le porte della rete a milioni di nuove persone le quali si troveranno ad affacciarsi per la prima volta ad un nuovo mondo di conoscenza e di servizi.
Le previsioni meteo, il social networking, la possibilità di trovare lavoro, assistenza sanitaria, diritti umani, conoscenza enciclopedica: sono questi i valori che il progetto si propone di offrire gratuitamente a tutti, trasformando in diritto concreto quel che l’occidente dà ormai per scontato per qualsiasi persona. Così non è laddove i diritti son calpestati e nemmeno la rete ha la possibilità di offrire a chiunque una opportunità, se non altro, di consapevolezza.
La logica è quella per cui, se l’85% della popolazione dello Zambia vive sotto possibile copertura cellulare ma solo il 30% utilizza il traffico dati, una applicazione gratuita potrebbe fare la differenza nel distribuire servizi e informazioni alla popolazione (la quale spesso rinuncia per due motivi: indigenza economica e assenza di qualsivoglia consapevolezza circa il valore delle informazioni nella quotidiana ricerca alle condizioni basilari per una vita dignitosa). Nasce così l’app di Internet.org, primo vero passo concreto dell’iniziativa. Il tutto, ovviamente, sotto la benedizione di Mark Zuckerberg, primo promotore del progetto.
App Internet.org
Tutto ciò arriverà agli utenti sotto forma di applicazione, disponibile al momento per piattaforma Android: una volta installata, consentirà di accedere ad alcune specifiche risorse a titolo gratuito previa connessione tramite provider locale Airtel. Essendo l’inglese la lingua ufficiale locale (eredità delle colonizzazioni dell’800), il compito divulgativo sarà ulteriormente semplificato. L’applicazione prevede l’utilizzo, senza alcun costo aggiuntivo, di:
Servizio | Utilità |
---|---|
AccuWeather | Previsioni meteo |
Airtel | Provider |
eZeLibrary | Assistenza legale |
Social Networking | |
Fact for Life | Assistenza sanitaria |
Google Search | Ricerca online |
Go Zambia Jobs | Ricerca di lavoro |
Kokoliko | Ricerca di lavoro |
MAMA | Assistenza per mamme |
Messenger | Comunicazioni online, tramite Facebook |
Wikipedia | Enciclopedia online |
WRAPP | Diritti civili per le donne |
Zambia uReport | Assistenza sanitaria e informazioni su HIV e AIDS |
Con questa applicazione, la gente può navigare una serie di informazioni utili in tema di salute, occupazione e servizi locali a costo zero. Mettendo a disposizione una serie di informazioni basilari tramite app, auspichiamo di portare più gente online e di aiutarla a trovare importanti servizi di cui non avrebbero altrimenti potuto disporre.
Neutralità, opportunità, questioni di principio
La critica al progetto è fin troppo semplice, servita su un piatto d’argento dallo stesso Mark Zuckerberg: la faciloneria potrà rapidamente puntare il dito contro il fondatore di Facebook ricordando come il primo a beneficiare dell’iniziativa possa essere proprio il giovane imprenditore. Per Facebook, infatti, il riscontro sarà immediato: milioni di nuovi iscritti, pronti a siglare amicizie e a condividere informazioni personali, andranno a foraggiare la futura crescita del social network.
Non solo: imporre Facebook come unica alternativa nel social networking significa tagliare ogni concorrente dall’opportunità di ricavare quote di mercato, scavando un gap profondo rispetto a qualsiasi ambizione di entità terze. Aggiungere Facebook all’elenco delle app, inoltre, implica dettare un certo tipo di comunicazione online ad una popolazione ancora “vergine” da questo punto di vista, il cui approccio al Web è stato finora pressoché nullo e che per la prima volta si affaccia pertanto ad una tale mole di informazioni.
Ma i frutti che si raccolgono dalla semina della faciloneria sono deboli, e crollano di fronte alla quantità di vantaggi che una iniziativa similare è in grado di offrire.
Per la prima volta, infatti, villaggi lontani potranno comunicare in tempo reale, annullando distanze, costi e pericoli dell’impulso alla vicendevole contaminazione sociale e culturale. Informazioni essenziali per la salute e l’assistenza sociale potranno essere divulgate con una efficacia mai vista prima. I diritti civili potranno farsi forza sulla maggior divulgazione, elemento essenziale per una maggior consapevolezza dei singoli. Così come la ricchezza dell’economia è dettata dalla velocità di circolazione del denaro, così la ricchezza della conoscenza è dettata dalla velocità di circolazione delle informazioni: Internet.org può incidere a fondo nei destini dello Zambia, soprattutto se la fonte delle informazioni è sempre e comunque strettamente legata al territorio e alle sue popolazioni.
Oltre il progetto OLPC
C’era una volta il progetto One Laptop Per Child, con cui Nicholas Negroponte tentò la stessa via mettendo nelle mani dei bambini un computer a manovella che avrebbe dovuto consentire a scuole e famiglie di alzare il tasso culturale nelle nuove generazioni. La differenza tra i due progetti, benché le finalità possano essere simili, è però forte.
Se Negroponte voleva mettere nelle mani dei bambini africani uno strumento, Zuckerberg intende invece portare nelle mani delle famiglie un accesso ai servizi. Le risorse necessarie sono molto minori e soprattutto non devono essere sborsate da un ente governativo (il cui debito già grava eccessivamente sulle sorti delle popolazioni locali). Non solo: la presenza di entità quali Google e Wikipedia al fianco di Facebook allontana possibili critiche circa la bontà e la neutralità del canale. L’applicazione, insomma, consente un accesso vasto alle informazioni, rendendo più ricca la base di partenza e stimolando i singoli ad intraprendere percorsi di ricerca che arricchiscono non soltanto la cultura, ma anche l’approccio.
L’importanza del “gratis” in tutto ciò è totale, assoluta: una porta che si spalanca su un muro che divideva, un gap che si riduce, un ostacolo che scompare. Internet.org può avere un ruolo nella storia dello Zambia, passando per una piccola applicazione che piove dal cielo, a costo zero e con in seno una quantità di opportunità tutte da conoscere, capire, sfruttare.