Internet Security Threat Report, atto 16

Symantec pubblica la sedicesima edizione dell'Internet Security Threat Report, in merito allo stato delle minacce in Rete e offline
Internet Security Threat Report, atto 16
Symantec pubblica la sedicesima edizione dell'Internet Security Threat Report, in merito allo stato delle minacce in Rete e offline

Symantec torna a fotografare lo stato attuale della grande Rete, attraverso la lente delle minacce informatiche, con la pubblicazione del sedicesimo Internet Security Threat Report (ISTR). I dati raccolti dall’azienda, tra i leader nel campo della sicurezza a livello mondiale, fanno emerge un quadro tutt’altro che rassicurante: rispetto ai dodici mesi precedenti il numero di attacchi è andato moltiplicandosi, confermando una tendenza imboccata già da qualche anno.

Ma quali sono le insidie più diffuse per chi utilizza un computer? Gran parte delle problematiche riguardano la navigazione, la fruizione di servizi online e lo scambio dei dati via Internet. Cresce il numero di attacchi legati al codice Java, ma anche quello dei tanti relativi agli exploit di Adobe Reader, software universalmente impiegato per la consultazione dei documenti PDF. Sempre più navigatori, inoltre, si trovano loro malgrado a vestire i panni delle vittime di phishing o malware, a causa di una repentina diffusione dei sistemi utilizzati per abbreviare gli URL sulle pagine dei social network.

Non sono solamente la grande Rete e le piattaforme 2.0 a destare preoccupazioni, ma anche la cara “vecchia” email. Se gli utenti sembrano aver imparato a controllare i link di destinazione prima di effettuare un click sulla posta che arriva nelle loro caselle, non si può dire altrettanto del livello di attenzione prestato agli allegati. Brusca impennata anche per quanto riguarda i rischi connessi alle piattaforme mobile (smartphone e tablet), cresciuti in un solo anno del 42%.

Anche i pochi che ancora cercano riparo impedendo l’accesso del proprio computer al Web non sono autorizzati a dormire sonni tranquilli. Non accenna infatti a diminuire il volume di attacchi portati a segno mediante il passaggio, di mano in mano, delle periferiche di storage come pendrive USB o schede di memoria. A tal proposito, Microsoft ha annunciato nei mesi scorsi l’intenzione di intervenire con il rilascio di un aggiornamento destinato ai propri sistemi operativi, in grado di limitare la funzionalità AutoPlay ai supporti CD e DVD, contribuendo così a contenere in modo significativo il proliferare di questo tipo di minacce.

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