Basta entrare nella Home Page di Google, oggi, per scoprire dal nuovo doodle che il 20 novembre è una giornata speciale: un gruppo di bambini intrattenuto da un clown adulto, i visi sorridenti, ricordano al mondo che lo stesso giorno di 23 anni fa, venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York la Convenzione sui diritti dell’infanzia. La Giornata dell’Infanzia quindi è il momento in cui le nazioni riflettono sui diritti dei bambini e i progressi (purtroppo, insufficienti) fatti per tutelarli. Ma in questi anni è stato inventato un mondo nuovo dove i bambini necessitano di essere protetti in modo particolare: Internet.
In occasione di questa giornata, quindi, anche la commissione europea presieduta da Neelie Kroes ha voluto ricordare le direttive e gli elementi che distinguono l’operato dei 27 paesi nel percorso di tutela dei diritti estendendoli al Web, un luogo che spaventa molti governi al punto da immaginare filtri e strumenti anche forzosi, come quello proposto in Gran Bretagna, che mostrano anche la difficile convivenza tra la massima libertà auspicabile con la protezione di chi è più indifeso. Va cercato un equilibrio nuovo ed efficace che sappia concretizzarsi in misure valide ed applicabili, perché l’infanzia deve godere di tutele particolari in un mondo spesso progettato solo da e per gli adulti.
Proprio a Londra, la Kroes insieme al segretario americano della Sicurezza Interna (la famosa Homeland security) Janet Napolitano, hanno firmato un documento congiunto (qui) che le impegna a rendere Internet «un luogo più sicuro e migliore per i bambini». Nel testo, la Kroes e la Napolitano si accordano per lavorare insieme al Safer Internet Day, previsto il 5 febbraio 2013 e si impegnano alla cooperazione internazionale nella lotta contro i abusi sessuali su minori tramite una task force costola dell’Interpol.
Il terzo punto riguarda proprio la Rete:
I genitori e i tutori devono fidarsi del contenuto e dei servizi a cui accedono i loro figli: l’impegno è di continuare a lavorare con l’industria e le altre parti interessate in modo che genitori e figli possono fare scelte consapevoli.
Questa dichiarazione riassume circa due anni di lavoro, e la strategia più volte elaborata e proposta con diverse direttive, come la direttiva sulla sicurezza dei minori, ed è costantemente aggiornata da progetti internazionali e report anche seguendo gli hashtag #SaferInternet e #BetterInternet4Kids, quest’ultimo una colonna portante dell’Agenda digitale europea.