Mandare in un secondo 30 volumi dell’Enciclopedia Britannica tramite Internet. Un sogno, innanzitutto. Ma anche una promessa. E’ la promessa fatta nel 1998 da Al Gore, quando Internet2 ha mosso i primi timidi (ma pieni di speranza) passi. Ora non disponiamo in questo momento dell’esatta mole di 30 volumi dell’Enciclopedia Britannica, ma i dati diffusi dal centro di sviluppo di Internet2 lasciano intendere come la promessa sia ormai vicina ad essere mantenuta.
6.25 Gigabit (Gbps) in un secondo, trasmissione correttamente recapitata a 11.000 Km di distanza sfruttando il protocollo IPv4. Questo il nuovo record registrato dal consorzio costituente Internet2. Detto in termini relativi, per meglio rappresentare la reale entità dell’operazione, la nuova velocità raggiunta è ben 10.000 volte superiore ad una normale connessione broadband. Cifre da capogiro.
L’annuncio è giunto in occasione dell’evento di Arlington “Spring 2004 Internet2 Member Meeting”. Secondo quanto comunicato dal gruppo di sviluppo, il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione fattiva di gruppi quali Microsoft, Intel, S2io, Cisco, HP, DataTAG project (gruppo europeo). Internet2 è infatti nata esternamente (ed in qualche modo in competizione) dai progetti governativi statunitensi. Ad oggi il team è capitanato dalla cooperazione di 206 poli universitari, con la cooperazione di distaccamenti governativi ed ambienti aziendali di grande rilievo.
Secondo i programmi Internet2 sarà connessa ma indipendente rispetto a Internet1 (quella attuale): strutture diverse e servizi diversi dovuti alle diverse possibilità che la nuova rete metterà a disposizione. Già oggi le due reti sono unite, ma il circuito della Internet2 rimane sperimentale ed in continuo progredire (sia pur con ritmi altalenanti costituiti da pause e improvvise accellerazioni determinate dalle novità introdotte dalla ricerca).