La storia che vi raccontiamo proviene da oltreoceano, nonostante riguardi il premier italiano. Durante un meeting a Bruxelles dove si è voluto sperimentare un twitting in diretta tramite Tweetwall, è successo un imbarazzante incidente diplomatico.
L’esperimento prevedeva la pubblicazione di tweet in diretta sui televisori al plasma nell’atrio del palazzo EU a Bruxelles durante un summit, quando ad un certo punto gli schermi si sono riempiti di messaggi insultanti Silvio Berlusconi, molti dei quali davvero irripetibili.
Dana Manescu, a capo dello staff del Consiglio che ha organizzato la prova tecnologica, ha ammesso che per un paio d’ore nessuno ha controllato l’aggiornamento del microblogging, con le spiacevoli conseguenze. Tanto che l’esperimento è durato meno del previsto e per ora messo in soffitta.
Erano messaggi molto offensivi. Ovviamente il nostro obiettivo non era certo quello di mostrare messaggi di insulti su Berlusconi. Se qualcuno della delegazione italiana li avesse visti, ne sarebbero stati molti offesi.
La spiegazione di quanto accaduto sta nel fatto che molti utenti, presumibilmente anche italiani, avevano capito che l’hashtag era #EUCO e così si sono scatenati. Scrivendo soprattutto delle frequentazioni del presidente del Consiglio e accennando alle sue abitudini personali, ma anche all’accusa di compravendita di voti per la fiducia ottenuta alla Camera il 14 dicembre.
Certo c’è stato un grave errore da parte di chi ha utilizzato il sistema (prodotto da una società belga) che non prevede la moderazione in modalità streaming. Come scrive TechCrunch, “sbagliando si impara”. Ma la figuraccia internazionale è servita su un piatto d’argento.