Skype ha da poco rilasciato la nuova versione di Skype per Android, la 4.0, facendo tesoro dei suggerimenti e delle indicazioni giunte dagli utenti. Per questo l’interfaccia è stata del tutto riprogettata, allo scopo di semplificare e velocizzare l’utilizzo delle principali funzionalità, e l’app è stata resa più stabile e rapida nel caricamento.
Al di là dell’evidente mutamento, però, abbiamo voluto cogliere l’occasione per parlare di Skype 4.0 per Android con il suo Product Marketing Manager, Eric Lin, per conoscere più da vicino la nuova applicazione e scoprire anche cosa ci si può aspettare per il futuro. Naturalmente, la nostra intervista non poteva non avvenire tramite Skype.
Skype per Android 4.0
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Anzitutto, Eric Lin ha voluto subito sottolineare due elementi importanti: Skype è installato su oltre 100 milioni di dispositivi Android, quindi si parla comunque di un’applicazione largamente apprezzata, ma sempre più utenti lo usano per scambiare messaggi testuali. Per garantire loro la migliore user experience possibile, è stato quindi necessario rivedere l’interfaccia.
Gli utenti Android possono già contare su soluzioni dedicate alla video chiamata realizzate da Google stessa per la propria piattaforma, ad esempio Hangout. Qual è, quindi, il valore aggiunto offerto da una versione di Skype appositamente realizzate per Android? Perché un utente Android dovrebbe prendere Skype in seria considerazione per il proprio smartphone o tablet?
«Una delle cose di cui siamo principalmente fieri in Skype è il numero di piattaforme che supportiamo. Una cosa che Skype può offrire, a differenza di Hangout, è la capacità di fare video chiamate con altri utenti a prescindere dalla piattaforma e dal dispositivo che utilizzano. I quasi 300 milioni di utenti complessivamente attivi al mese su Skype possono quindi comunicare fra di loro senza alcune limitazione».
Il mondo mobile ha cambiato ogni cosa. Dunque come ha influenzato i cambiamenti passati di Skype e come influirà su quelli del prossimo futuro?
«Come ho anticipato, il cambiamento principale nel mondo mobile riguarda il tipo di utilizzo che viene fatto di Skype, con uno slittamento marcato in direzione dei messaggi di testo, un’attività che non richiede molto tempo e che non si basa, necessariamente, sulla presenza online simultanea dell’interlocutore. Quindi, sebbene lo scambio di messaggi non sia l’attività principale per i nostri utenti, abbiamo preso atto di questa tendenza e l’abbiamo assecondata curando particolarmente l’interfaccia. Quindi, come è cambiato Skype? Ebbene, abbiamo realizzato un’interfaccia più facile e che richieda meno passaggi per compiere le operazioni, e abbiamo anche cercato di ridurre l’impatto che questi messaggi possono avere sulla durata della batteria, una cosa non facile da realizzare, ma che rappresenta un argomento verso cui si presta sempre maggiore attenzione. D’altronde, senza batteria non può esserci comunicazione».
Ci saranno funzioni esclusive di Skype per la piattaforma Windows Phone? Oppure Android e iOS sono ancora la priorità?
«Se dovessimo inserire una funzione esclusiva in una piattaforma specifica, quella app non avrebbe modo di trarne vantaggio adeguatamente. Basti pensare a quanto detto prima sul numero di piattaforme che Skype supporta: se offrissimo una caratteristica esclusiva per una sola piattaforma, poi gli utenti di quella piattaforma con chi la potrebbero usare? Vogliamo le stesse caratteristiche su tutte le piattaforme, o meglio, su quante più piattaforme riusciremo a supportare. In questo modo gli utenti potranno utilizzarle col maggior numero di persone possibile.
Per quel che riguarda il discorso legato alla priorità di Android o iOS, credo che abbiamo già dimostrato che c’è una priorità: gli utenti Android o iOS non sono certo utenti di seconda classe. L’aver realizzato una versione apposita per Android (fra l’altro, inspirandoci all’interfaccia Metro di Windows Phone) ha lo scopo di assicurarsi che essa appaia adatta ad Android e agisca perfettamente al suo interno. Siamo riusciti a integrare Skype 4.0 in Android, nonostante l’ispirazione tratta da Windows Phone, offrendo quel tipo di interfaccia che gli utenti Android si aspettano e assicurandoci che trovassero l’integrazione della lista dei contatti, l’inclusione delle preferenze per messaggi e telefonia, e la presenza di un widget per la condivisione, che permetta, ad esempio, di condividere una foto in Skype facilmente come lo è con altre app».
Skype è nato sui PC desktop poi è passato agli smartphone. Possiamo dare per scontato che il passaggio successivo avverrà su Google Glass e sugli smartwatch, e quando? Più in generale, cosa ha in serbo il futuro per Skype?
«Questa è davvero una bella domanda! Mi occupo solo del lato Android, quindi non posso garantire per quel che avverrà su dispositivi specifici. Certamente, se uno dei nostri vanti è quello di essere presente su più piattaforme possibili, posso immaginare che la direzione sia quella. Quindi qualsiasi dispositivo – sia esso uno smartwatch o Google Glass, oppure altri che ancora ignoriamo – diventi un mezzo valido di comunicazione ci interessa, ma non posso fare previsioni esatte…
Per quanto concerne, invece, il futuro di Skype, il suo futuro prossimo, intendiamo migliorare ulteriormente quel che abbiamo appena fatto. Continueremo, pertanto, a domandarci: come fare in modo che tutti gli utenti possano essere collegati in qualunque momento lo desiderino? Come possiamo far sì che l’utilizzo di Skype sia ancora più semplice? Come fare affinché consumi meno batteria?».