Charlie Rose è un giornalista e conduttore televisivo statunitense che, nel corso della sua carriera, ha avuto modo di intervistare alcune delle più importanti personalità al mondo, del panorama politico, dello spettacolo e non solo. La scorsa settimana ha condotto una chiacchierata con un’intelligenza artificiale, con un robot chiamato Sophia, come parte di un approfondimento sulle potenzialità dell’IA.
L’unità è stata creata da David Hanson, a capo del team Hanson Robotics di Hong Kong. L’aspetto fisico modellato sulla base delle fattezze della moglie, con una pelle artificiale a ricoprire la parte anteriore del volto, mentre sul retro è possibile intravedere un cranio trasparente all’interno del quale trovano posto chip, processori e altre componenti hardware. È in grado di riprodurre espressione facciali in modo quasi del tutto realistico, sbattendo di tanto in tanto le palpebre e variando la direzione dello sguardo in modo da simulare il comportamento naturale e involontario di un essere umano. Insomma, come si può notare dal video in streaming di seguito, un mix non propriamente rassicurante che sembra uscito da una pellicola fantascientifica come “EX-MACHINA”.
https://www.youtube.com/watch?v=8a9Xm3cp0-E
Nel corso dell’intervista, non solo Sophia ha risposto con un linguaggio colloquiale alle domande del giornalista, ma ha anche dimostrato di essere dotata di senso dell’umorismo. Ad un certo punto ha infatti detto “Ti stavo aspettando” e alla risposta di Charlie “Stavi aspettando me?” ha replicato “In realtà no, ma era un buon modo per rompere il ghiaccio”. Un’unità di questo tipo potrebbe un giorno diventare un human companion, ovvero un robot con le sembianze umane destinato all’intrattenimento, con il quale colloquiare liberamente. Si stanno forse avverando le previsioni distopiche e visionarie formulate in Blade Runner?