L’altoparlante Google Home è stato tra i protagonisti dell’I/O 2016 ed è tornato ad esserlo nell’edizione 2017 che si è svolta nella serata di ieri. Il gruppo di Mountain View ha svelato una serie di novità che presto saranno introdotte per rendere il dispositivo sempre più versatile e funzionale, un vero e proprio apparecchio tuttofare con il quale interagire nell’ambito domestico.
La più interessante riguarda ciò che bigG chiama assistenza proattiva. Home sarà in grado di fornire informazioni e promemoria agli utenti anche quando non viene direttamente interpellato, ad esempio ricordando gli appuntamenti in programma, avvisando delle condizioni del traffico per raggiungere il posto di lavoro, di eventuali ritardi sui voli prenotati e altro ancora. Prima di iniziare a parlare, i LED posizionati nella parte superiore dello speaker si illumineranno, dopodiché all’utente basterà pronunciare: “Ok Google, che succede?” per ascoltare quanto ha da dire.
Un’altra novità interessante è quella che consentirà di effettuare telefonate, gratuite verso tutti i numeri degli Stati Uniti e del Canada. La feature si baserà sul riconoscimento multi-utente introdotto di recente, così da poter distinguere chi impartisce l’ordine e inoltrare la chiamata verso il numero giusto (si pensi ad esempio a come interpretare il comando “Ok Google, chiama mia madre” che può far riferimento a persone differenti).
Ancora, Home sarà in grado di aggiungere appuntamenti e promemoria nel calendario e supporterà un numero maggiore di servizi per lo streaming musicale, anche via Bluetooth, compresi la versione free di Spotify, Deezer e SoundCloud.
Le Visual Responses saranno invece informazioni chieste allo speaker e mostrate su un display che può essere quello dello smartphone (ad esempio nel caso di informazioni stradali per raggiungere una destinazione) oppure il televisore con tecnologia Cast (condizioni meteo, contenuti da riprodurre ecc).
In chiusura bigG ha confermato il prossimo arrivo del prodotto in nuovi territori: Canada, Australia, Francia, Germania e Giappone. In Italia potrebbe debuttare entro fine anno, in concomitanza con l’arrivo del supporto alla nostra lingua da parte dell’Assistente Google.