La guida distratta causa circa 3500 morti e quasi 400 mila incidenti stradali all’anno, il che per pericolosità la rende seconda solo alla guida in stato di ebbrezza. Ma qualcosa sta cercando di aiutare a combattere il problema ed è la funzione “Non disturbare alla guida” introdotta da Apple in iOS 11, che a quanto pare sta già avendo un impatto positivo sugli utenti iPhone.
È quanto rivela un’indagine condotta dalla compagnia di assicurazioni EverQuote, che ha esaminato gli utenti della sua app e ha rilevato che tra coloro che hanno attivato “Non disturbare alla guida”, l’utilizzo dell’iPhone durante la guida era inferiore dell’8% rispetto a prima del rilascio di iOS 11. Inoltre, il 75% delle persone che hanno partecipato al test ha affermato che la funzione li ha resi dei conducenti più sicuri.
Sebbene iOS 11 sia stato rilasciato solo di recente, la maggior parte degli iPhone attualmente in uso è compatibile con tale versione del sistema operativo dunque è probabile che, a livello globale, una riduzione anche minima nell’uso dello smartphone durante la guida potrebbe portare a centinaia di morti in meno all’anno e a decine di migliaia di feriti in meno, come sottolineato da BGR. In passato, Apple è stata accusata di non fare abbastanza per impedire che funzionalità come FaceTime vengano utilizzate dai conducenti delle automobili; così, l’anno seguente, ha rilasciato “Non disturbare alla guida”. Se però gli utenti insistono nell’usare i propri telefoni anche in circostanze pericolose, non c’è molto che un produttore possa fare.
Nel frattempo, anche il sistema operativo concorrente Android ha aggiunto la propria modalità “Non disturbare” quando si sta guidando una vettura. Lanciata sui Pixel 2 e Pixel 2 XL, utilizza anche i dati del sensore per comprendere quando lo smartphone si trova in un veicolo in movimento e per ridurre il numero di avvisi e notifiche durante tale periodo di tempo. Anziché lasciare che sia l’utente ad attivare la feature manualmente all’inizio di ogni viaggio, il sistema Android individua in modo intelligente se mostrare o meno le notifiche. Presto, Google rilascerà un’API per gli sviluppatori e produttori di dispositivi di terze parti, i quali potranno integrare le stesse funzionalità nelle proprie app e smartphone che utilizzano la sua piattaforma mobile.