iOS 11, il nuovo sistema operativo mobile di Apple, è stato presentato lunedì nel corso del tradizionale appuntamento inaugurale della WWDC. Eppure il tanto atteso aggiornamento potrebbe lasciare delusi alcuni utenti, soprattutto coloro ancora in possesso di un vecchio device. Dopo aver annunciato l’addio al supporto per le applicazioni a 32 bit, anche i dispositivi dotati di processore dalla medesima architettura verranno abbandonati. Fra questi iPhone 5 e molti altri.
Così come già noto, iOS 11 sarà compatibile unicamente con processori a 64 bit, quindi a partire dall’A7 e successivi. Vengono quindi abbandonati molti dispositivi di qualche anno fa, che si aggiungono al già corposo numero di smartphone e tablet non aggiornati lo scorso anno con iOS 10. In particolare, rimarranno all’attuale sistema operativo iPhone 5, iPhone 5C e gli iPad di quarta generazione.
Una simile mossa era ormai già tempo nell’aria, considerato come il gruppo di Cupertino da tempo punti su un’architettura 64 bit-only. Da diversi mesi la società chiede agli sviluppatori di aggiornare le proprie applicazioni in vista di iOS 11, anche con messaggi d’errore mostrati sulla prima beta del sistema operativo. Nel frattempo Clips, il software del gruppo per la creazione di simpatici video social, non funziona su device a 32 bit, tra cui quelli già elencati.
In un primo momento, il mancato aggiornamento non dovrebbe rappresentare un grande problema per i possessori di questi smartphone e tablet, poiché iOS 10 sarà ancora largamente supportato. Basti considerare come, fatta eccezione per poche alternative, la maggior parte delle applicazioni oggi presente su App Store veda una compatibilità a partire da iOS 8. Con il tempo, però, il sistema operativo potrebbe diventare via via obsoleto, anche in assenza di eventuali aggiornamenti di performance e sicurezza, e si renderà così necessario l’acquisto di un nuovo esemplare. Si tratta, in ogni caso, di prodotti ormai in circolazione da diversi anni, dotati di chipset A6: considerato come Apple sia solita lanciare un nuovo processore l’anno, e come sia ormai pronta a presentare l’A11, il calcolo è presto fatto.