Fin dal lancio di iMessage, avvenuto lo scorso anno con il sistema operativo iOS 5, è stato portato alla luce un comportamento del software potenzialmente dannoso per la privacy degli utenti. L’app continua a ricevere i messaggi testuali anche dopo un’operazione di “wipe” eseguita tramite Trova il mio iPhone. Si tratta di una funzionalità solitamente utilizzata quando si smarrisce lo smartphone o dopo un furto, per evitare che chi ne entra in possesso sia in grado di accedere ai propri contenuti e dati personali. Il problema, a quanto pare, è stato risolto con iOS 6.
Secondo quanto riportato sulle pagine di TheNextWeb, Apple avrebbe eliminato il bug con il rilascio della piattaforma avvenuto a settembre, introducendo alcune misure di sicurezza apposite. Ad esempio, al cambio dell’Apple ID, il sistema operativo chiede di digitare la password per l’accesso ad iMessage, cosa che prima non accadeva. Lo stesso succede anche utilizzando una scheda SIM in un nuovo dispositivo.
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Maggiore attenzione alla tutela della privacy, dunque, per un software che nonostante la vasta diffusione non può certo essere definito esente da problemi. Una ricerca condotta di recente dall’analista Chetan Sharma sostiene che il massiccio utilizzo di iMessage da parte dell’utenza iOS abbia ridotto significativamente l’invio degli SMS negli Stati Uniti, in modo molto simile a quanto avvenuto con il successo di applicazioni come WhatsApp. Il servizio, insieme a FaceTime, è stato protagonista proprio nello scorso fine settimana di un malfunzionamento, che ha impedito per diverse ore agli utenti di scambiare messaggi gratuitamente attraverso i server Apple.