Fra le tante feature introdotte da Apple con il suo iOS 7, il sistema operativo minimalista per l’universo mobile targato mela morsicata, spicca di certo il Blocco Attivazione. Il sistema nasce come deterrente ai furti di iPhone e iPad, tanto che in tempi recentissimi la polizia di New York ha pubblicamente ringraziato Cupertino per l’impegno accordato. Peccato, però, come oltreoceano sia apparso in Rete un metodo per aggirare tutti i blocchi imposti dall’azienda.
Gli iDevice sono i dispositivi tascabili più rubati al mondo. Su suggerimento delle forze dell’ordine a stelle e strisce, e constatando quanto fosse semplice formattare un terminale indebitamente sottratto, lo scorso anno Apple ha introdotto in iOS 7 dei livelli di sicurezza aggiuntivi. Con Blocco Attivazione, ad esempio, sono stati inseriti degli step di identificazione ulteriori oltre al codice alfanumerico di sblocco di un iPhone o un iPad: per procedere all’eliminazione di tutti i dati presenti sul device e la registrazione di una nuova attivazione, infatti, un malintenzionato dovrà essere in possesso anche dell’Apple ID del legittimo proprietario, così come della password e il pieno accesso alle funzioni iCloud.
Stando a quanto dichiarato qualche giorno fa dalla polizia di New York, pare che effettivamente la tecnologia introdotta da Apple abbia contribuito a ridurre il numero di furti negli Stati Uniti. Ma oggi nasce un servizio online che promette di superare qualsiasi paletto di Cupertino, il tutto alla “modica” cifra di 150 dollari.
Il bypass dell’attivazione prevista da Apple è offerto da una società chiamata ChronicUnlocks e promette, almeno negli Stati Uniti, di sbloccare tutti quei dispositivi non più utilizzabili, siano essi inaccessibili per i blocchi di iOS 7 oppure finiti in lista nera di qualche operazione. Con un chiaro riferimento a una procedura di “iCloud Unlock”, il servizio sottolinea di non accettare iDevice illecitamente sottratti ai legittimi proprietari, tuttavia questa sembra una specificazione più preventiva che fattuale.
Come lo sblocco funzioni non è ben dato sapere, sulla tecnologia vi è ancora il massimo del riserbo. Non è però la prima volta che accadono simili tentativi: qualche mese fa un gruppo di hacker russi aveva affermato di aver trovato una falla nel sistema Apple, sfruttabile per riportare alla normalità qualsiasi dispositivo. Sulla legalità di una simile operazione a pagamento, infine, non vi sono certezze: l’ultima parola spetterà infatti a Cupertino e, con tutta probabilità, il gruppo partirà al contrattacco, forse con un imminente aggiornamento software.