Con il superamento di oltre l’80% di installazioni su tutti gli iDevice in circolazione, nel mese di marzo si è ritenuto iOS 7 non potesse fare di meglio. La fisiologica esistenza di vecchi dispositivi non aggiornabili al nuovo sistema operativo, infatti, aveva fatto credere iOS 7 avesse raggiunto il punto di massima diffusione. Invece non solo migliora, ma ottiene ben l’87% del mercato mobile della mela morsicata.
I dati sono stati resi noti dalla stessa Apple, così come consuetudine mensile nella sezione del sito ufficiale dedicata alle comunicazioni con i developer. E vi è una certa eccitazione sia in quel di Cupertino che fra i sciluppatori, per quell’87% di iDevice aggiornati all’ultima versione del sistema operativo che conferma come, nel walled garden della Mela, non vi sia spazio per la frammentazione. E la strada è ora spianata per il futuro iOS 8, forse presentato alla prossima WWDC nel mese di giugno.
Rimane solamente un 11% di dispositivi rimasti a iOS 6, mentre i terminali dalle versioni inferiori rappresentano solamente il 2%. La loro esistenza non è eliminabile perché si tratta nella gran parte dei casi di device – iPhone, iPad e iPod Touch – rimasti fermi alle release più obsolete per la mancanza di risorse hardware sufficienti per iOS 7.
Se si confrontano i risultati di Apple con quelli dei competitor – ricordandosi, però, come la mela non subisca il proliferare delle più svariate alternative hardware – il confronto è impietoso. Google, ad esempio, ha raggiunto soltanto una percentuale del 5,3 per l’ultimo aggiornamento KitKat, mentre la gran parte degli utenti è ferma a iCS oppure a Jelly Bean. Una simile condizione rende difficile il lavoro dei developer, i quali si ritrovano a dover adattare tutte le loro applicazioni a terminali vecchi, ormai obsoleti, pur di raggiungere il più vasto pubblico possibile. E chissà che nel frattempo Apple non cresca ancora, sfiorando la quota del 90%.