iOS 8 non arriverà nelle mani dei consumatori prima del prossimo autunno, a meno che Apple non decida di accelerare le tempistiche consuete, e le funzioni rimangono ancora avvolte nel mistero. Iniziano però a trapelare le prime indiscrezioni, come un focus fortemente orientato alla salute. iOS 8 vedrà infatti l’introduzione di un Healthbook, uno strumento di raccolta e di diagnostica da abbinare a uno strumento esterno. Si tratta forse di iWatch?
Stando a quanto apparso sulle testate specializzate, il successore di iOS 7 vedrà preinstallata un’applicazione capace di monitorare alcuni dati biometrici dell’utilizzatore, come pressione sanguigna, frequenza cardiaca, idratazione e livelli di glucosio nel sangue. Per farlo si avvarrà innanzitutto del processore M7, quello introdotto con l’A7 a 64 bit per analizzare i movimenti dell’utente, ma anche di un sensore biometrico vero e proprio. Fra questi, con tutta probabilità, anche iWatch: quale migliore tool di verifica, se non uno strumento che si indossa sempre al polso?
Graficamente, così come anche suggerisce il nome, l’Healthbook di Apple sarà simile all’attuale Passbook: una serie di informazioni suddivise per schede, per garantirne il rapido accesso e la disponibilità immediata. Ogni funzione vitale, inoltre, sembra che verrà rappresentata con delle icone dinamiche, aggiornate in tempo reale. Si immagini, ad esempio, la linea di un cardiogramma per il controllo di battiti e pressione sanguigna. Non è invece dato sapere quale livello di sicurezza verrà garantita per tali informazioni sensibili, anche se al vaglio vi sarebbe un ambiente blindato così come per le impronte digitali di Touch ID, non visibili da remoto nemmeno alla stessa Cupertino.
Il settore medicale è quindi sempre più l’obiettivo primario di Apple. Non solo nelle ultime settimane Apple si dice si sia incontrata con alcuni rappresentanti dalla Food And Drug Administration per vagliare la possibilità di distribuire certi prodotti sul mercato, ma sembra sia già in contatto con università e ospedali. Le applicazioni reali potrebbero essere le più svariate, dallo sport al controllo del diabete, passando per le chiamate d’emergenza automatiche in caso l’utente si trovasse solo e con livelli vitali a rischio.