Apple negli ultimi mesi ha concentrato tutti gli sforzi sul proprio iOS, il sistema operativo per dispositivi mobili ribattezzato dal precedente iPhone OS. Il cuore operativo di iPhone, iPod Touch e iPad si è reso famoso per la sua immediatezza d’uso, la stabilità e, non ultimo, la possibilità di far girare un numero praticamente infinito di applicazioni, tanto da non aver rivali sul mercato.
iOS, di conseguenza, è destinato ad ampliarsi ulteriormente fino a competere con il proprio fratello maggiore, ovvero Mac OS X, il sistema operativo dei computer targati Mela. Si tratta di due ambienti innovativi, difficilmente eguagliabili dai competitor, che presto potrebbero compenetrarsi l’un l’altro, così come ipotizzato da Ars Technica.
Il successo di iOS sarebbe da imputare alla forte implementazione delle API Cocoa e dell’utilizzo di Objective C che, pur avendo ottenuto solo di recente opzioni moderne quali il managing automatico della memoria, creano un background davvero di successo per gli sviluppatori.
Per questo motivo, proprio i developer si augurano che la struttura di iOS influenzi pesantemente il prossimo Mac OS X 10.7, in particolare con una sostituzione di Mac OS X AppKit con iOS UIKit. Come riporta sempre Ars Technica, iOS UIKit sta già prendendo i propri spazi su Mac: è il caso di Tweetie for Mac, l’applicazione desktop del famoso client Twitter per iPhone, costruito proprio in uno stile iPhone-like.
Gli sviluppatori si dichiarerebbero convinti della potenza di Cocoa e di Objective C, definiti addirittura come i migliori tool per la realizzazione di programmi desktop per Mac. Anche Apple si è accorta del potenziale di Objective C e, per questo, la società sembrerebbe improntata verso un sistema operativo per Mac che sia sempre meno desktop nell’accezione classica e molto più in stile iPhone.
Date queste premesse, Ars Technica non sembra aver alcun dubbio: iOS e Mac OS X diventeranno una cosa sola. Dal punto di vista dell’utente, questo significherebbe un’interfaccia simile, o forse più avanzata, a quella dei device mobile targati Mela. Dal punto di vista dello sviluppatore, il nuovo ibrido andrebbe a costituire un playground perfetto per la creazione dei più svariati contenuti per i computer Apple, come già successo per App Store per iPhone.
Vi è da dire, tuttavia, che nonostante le potenzialità di iOS, non è possibile stabilire se la maggior parte degli utenti sia pronta ad un cambio di tale portata. Quanti di noi sarebbero disposti ad abbandonare la confortante sicurezza di Mac OS X che, pur essendo il sistema operativo più avanzato al mondo, comprende in sé ormai consuetudini classiche consolidate fra gli user? Abbandonare il certo per il nuovo non sarà forse una mossa azzardata?