Da diversi anni Apple ha investito ingenti risorse per rendere i suoi prodotti largamente accessibili, ovvero utilizzabili in modo semplice anche da chi è affetto da disabilità motorie, sensoriali o mentali. E oggi arrivano i primi riconoscimenti: la National Federation of the Blind, l’associazione statunitense dei non vedenti, ha definito l’azienda di Cupertino come il gruppo più attento alle istanze degli utenti con difficoltà varie.
Sul caso vi è stata inizialmente una piccola polemica, dovuta a un’errata pubblicazione di Reuters in cui si lasciava intendere la NFB redarguisse in qualche modo la mela morsicata. Così è sceso in campo il direttore esecutivo Mark A. Riccobono, il quale ha spiegato come «Apple abbia fatto più per l’accessibilità di qualsiasi altra azienda».
Sono molte le innovazioni targate mela morsicata che hanno reso l’universo dell’informatica – sia desktop che mobile – alla portata di tutti gli utenti. Feature ugualmente distribuite su iOS e OS X, così come Riccobono ricorda, pensate per non escludere i diversamente abili dall’era di rivoluzioni digitali in corso.
«L’ha fatto incorporando VoiceOver, un potente lettore a schermo, nella gran parte dei suoi prodotti, inclusi i Mac, gli iPhone, gli iPad e le Apple TV. Le app native su questi dispositivi sono inoltre accessibili e Apple ha stabilito delle linee guida di sviluppo per permettere alle app di terze parti di essere a loro volta accessibili».
Non solo indispensabile aiuto per i consumatori con problemi alla vista – oltre a VoiceOver, vi è la possibilità di ingrandire enormemente a schermo le parole e di invertire i colori dell’interfaccia, così da aiutare gli ipovedenti – ma anche tante altre innovazioni utili. Dalla possibilità di gestire indipendentemente i canali audio per rispondere alle necessità di ipoudenti e pazienti con apparecchi acustici, alla suddivisione degli schermi mobile in specifiche aree touch per agevolare chi fosse affetto da disabilità motorie, il software di Cupertino diventa ogni giorno sempre più onnicomprensivo. E molte novità sono attese per il futuro, perché l’azienda collaborerà proprio con la NFB per migliorare ulteriormente iOS e OS X.
«Ho recentemente speso del tempo alla sede Apple per parlare di accessibilità e delle preoccupazioni critiche che abbiamo rilevato per gli utenti ciechi. Vogliamo che Apple continui a discutere con noi quali misure la compagnia possa mettere in atto per assicurare l’accessibilità. Non chiediamo misure specifiche né nessuna policy in particolare. Il dialogo che abbiamo con Apple è simile a quello che vogliamo facilitare con tutti gli altri player dell’industria, come Amazon, Google e Microsoft.»
L’impegno di Apple era già stato riconosciuto tre anni fa da Stevie Wonder, in occasione dell’aggravarsi delle condizioni di salute di Steve Jobs. In un intervento pubblico, il musicista aveva così affermato:
«La sua compagnia ha accettato la sfida di rendere la tecnologia accessibili a tutti, nello spirito della cura e dell’evoluzione del mondo. Non c’è nulla su iPhone e iPad che gli altri fanno e io non possa fare.