Con qualche ora di anticipo rispetto all’inaugurazione ufficiale dell’I/O 2017 che da questa sera andrà in scena a San Francisco, bigG ha avviato il rilascio della Developer Preview 4 per quanto riguarda il sistema operativo Android Things dedicato all’ambito IoT. Stando a quanto dichiara il gruppo di Mountain View, tra le novità più importanti c’è la possibilità per le schede supportate di accedere all’SDK dell’Assistente Google.
Questo si traduce, per gli sviluppatori, nell’opportunità di sfruttare l’interazione vocale con il sistema di intelligenza artificiale, proprio come avviene sugli smartphone. È l’ennesima dimostrazione di quanto l’azienda californiana stia puntando forte sul proprio assistente virtuale (oggi potrebbe essere annunciato il debutto su iOS), così da favorirne la massima diffusione possibile, anche alla luce delle iniziative messe in campo dalla concorrenza con Cortana, Siri, Alexa e Bixby ecc. Ancora, la DP4 introduce il supporto a due nuove schede, visibili nell’immagine seguente: NXP i.MX7D ed Edison Candle.
Per il futuro della piattaforma, l’intenzione di Google è quella di affiancare i produttori di terze parti per spiegar loro il funzionamento di Android Things lato software, così da semplificare il processo di progettazione dei moduli hardware in modo da sfruttarne al meglio le potenzialità. Si tratta di una tecnologia che, pur condividendo la stessa radice di Android, come si può intuire già dal nome mira al settore della Internet of Things, all’interno del quale ci si attende l’arrivo di novità importanti in futuro. Esprimerà tutte le sue potenzialità, ad esempio, sui prodotti dedicati alle smart home, ovvero dispositivi a basso consumo energetico integrati in apparecchiature di ogni tipo installate nello spazio domestico.
Al momento le schede compatibili sono le seguenti: Intel Edison, Intel Joule, NXP Pico i.IMX6UL, NXP Argon i.IMX6UL, NXP Pico i.MX7D e la più nota Raspberry Pi. Se ne aggiungeranno presto delle altre.