Apple è l’azienda che gli utenti percepiscono più legata all’universo dell’Internet of Things, sebbene la società californiana non disponga al momento di un dispositivo precisamente inserito in questo gruppo. È quanto rivela un sondaggio condotto da ThroughTek, un fornitore di soluzioni Machine-to-Machine (M2M). Quali sono le ragioni che portano Apple ad aggiudicarsi questo singolare primato?
L’universo dell’Internet of Things, l’Internet delle Cose, è da qualche tempo un organismo florido di innovazioni e novità. Dai dispositivi per la smart home, come nel caso dei termostati intelligenti come Nest, passando per le serrature digitali o altoparlanti connesse sempre in Rete, le possibilità sono davvero infinite. La società di Cupertino, pur producendo un gran numero di device amati dal pubblico, non può essere propriamente giudicata un’azienda IoT: produce smartphone, tablet, laptop, riproduttori musicali e, con l’acquisizione di Beats, anche strumenti per gli appassionati di musica, ma nulla che si avvicini particolarmente a questo mondo. Eppure, la metà dei consumatori statunitensi interrogati da ThroughTek, circa il 48%, afferma di avere familiarità con i prodotti IoT di Apple. Segue quindi Samsung con il 22%, quindi Amazon con il 15 e Google con 13 punti percentuali.
Secondo gli intervistati, il dispositivo IoT maggiormente conosciuto di Apple sarebbe Apple Watch, l’orologio intelligente da qualche mese sul mercato. Eppure lo smartwatch non può essere considerato un esemplare dell’Internet delle Cose tout court, piuttosto un’estensione dell’universo degli smartphone, a cui deve essere abbinato per poter espletare gran parte delle funzioni. Vagamente ignorato, invece, l’unico prodotto che in senso lato potrebbe rientrare facilmente nella categoria: Apple TV, il set-top-box che, con l’arrivo di HomeKit, è diventato l’hub e il fulcro nevralgico della casa digitale targata mela morsicata.
Le ragioni del primato raggiunto da Apple potrebbero essere molteplici. Innanzitutto la fama del marchio: la Mela è una delle prime società, se non la prima, che balza alla mente quando si parla di dispositivi portatili, pur trattandosi di smartphone e tablet. Poi, ancora una certa confusione dell’utente su cosa sia davvero l’Internet of Things: con centinaia di dispositivi sul mercato, fra di loro i più variegati e differenziati, operare un distinguo potrebbe essere difficile per il cliente. Infine, il fatto che i prodotti Apple, pur non essendo IoT di impianto, si sposino perfettamente con quest’ultimi: HomeKit, ad esempio, ne è la prova lampante.