Il mercato della Internet of Things (IoT) in Italia appare molto tonico e nel 2017 è cresciuto del 32% per arrivare ad un controvalore di 3,7 miliardi di euro. Trattasi di un risultato ottimo che mostra un mercato in splendida salute e con ritmi di crescita positivi anche per il futuro. A spingere verso questi numeri sia le applicazioni che sfruttano un sistema di connettività tradizionale, sia quella legate ad altre forme di comunicazione.
Un tasso di crescita che risulta anche superiore a quello degli altri Paesi europei dove il business dell’Internet of Things è legato soprattutto alla componente connessa ai servizi abilitati dagli oggetti connessi. In Italia a trainare il mercato IoT sono soprattutto lo Smart Metering (contatori elettrici intelligenti) e le Smart Car. A seguire le applicazioni di Smart Building, le soluzioni IoT per la logistica, le Smart City e le Smart Home. Secondo gli analisti, i settori dello Smart Metering, delle Smart Car, delle Smart Home e dell’Industrial IoT saranno quelli che cresceranno di più nel corso del 2018. Tra le protagoniste di questo settore anche molte startup innovative con offerte complementari a quelle lanciate dalle grandi aziende.
Questi dati molto interessanti sullo sviluppo del mercato delle Internet of Things in Italia arrivano dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Il 2017 è stato un anno molto positivo per l’Internet of Things, sia in Italia che a livello internazionale. La crescita del mercato, l’evoluzione tecnologica e la proliferazione di startup sono tutti fattori che dimostrano come le potenzialità dell’IoT non possano più essere ignorate: dalle imprese coinvolte nel processo di trasformazione digitale delle fabbriche, alle Pubbliche Amministrazioni che grazie alla tecnologia possono collaborare con gli attori privati per avviare progetti di Smart City, fino ai consumatori sempre più orientati all’acquisto di soluzioni smart per la casa, l’auto, la salute e il tempo libero.
La sensoristica è stata la grande protagonista tecnologica del 2017. Grazie ai progressi progettuali, i dispositivi sono sempre più piccoli, meno energivori, meno costosi e con un crescente numero di sensori integrati, utilizzabili in un sempre maggiore numero di contesti come nelle case e negli ambienti medici.
Ci sono, inoltre, grandi aspettative per l’arrivo del 5G che dovrebbe spingere ulteriormente sullo sviluppo di questo mercato. Il 2017 è stato anche l’anno degli assistenti vocali, soprattutto grazie a Google Home ed a HomePod. Prodotti che hanno reso ancora molto più dinamico il settore delle Smart Home.
Ci si aspetta anche molto dal connubio IoT ed intelligenza artificiale anche se lo studio evidenzia come ci sia ancora molto da lavorare sull’offerta.
Segnali molto positivi anche dalle Smart City con il 48% dei comuni italiani che hanno già avviato un programma negli ultimi tre anni. Inoltre, tre su quattro hanno in programma nel 2018 nuove azioni per rendere le città molto più smart. Molti progetti, però, si sono arenati, soprattutto a causa di problemi economici.
Tonico anche il settore dell’Industrial IoT, merito soprattutto del Piano Nazionale Industria 4.0.