La semplicità d’interazione è una delle caratteristiche sulle quali Apple ha sempre puntato per promuovere la diffusione dei suoi tablet, anche tra coloro magari meno smaliziati nell’utilizzo di dispositivi tecnologici o fra i più piccoli. Sembrano aver recepito il messaggio gli insegnanti di un asilo del distretto di Auburn, nel Maine (stato della costa nord orientale degli Stati Uniti), che a partire dal prossimo anno forniranno ai piccoli alcune centinaia di iPad 2, con un investimento complessivo pari a circa 200.000 dollari.
In molti si sono occupati dell’iniziativa, prima la stampa locale, poi il Web e perfino l’emittente CNN con un servizio. L’opinione di molti è favorevole all’impiego del tablet a fini educativi, come aiuto ai tradizionali processi di apprendimento, mentre altri hanno puntato il dito contro una possibile scorciatoia per delegare alle apparecchiature elettroniche le responsabilità educative che solitamente spettano a genitori e insegnanti.
Sono intervenuti anche alcuni esperti di pedagogia, schierandosi dalla parte di chi ha deciso di non demonizzare l’iniziativa, in considerazione anche delle abitudini dei più piccoli nelle mura domestiche:
La nuove generazioni vivono nell’era del digitale e impedire l’utilizzo di iPad nelle scuole sarebbe come imporre ai ragazzi di non guardare la TV a casa propria.
Altri sostengono invece che questo porterà inevitabilmente a sottrarre tempo prezioso che potrebbe altrimenti essere investito in attività molto più importanti, come il gioco, il disegno e altri esercizi creativi.
Va comunque specificato che ad essere meno preoccupati dalla proposta sono proprio le autorità e i cittadini del Maine, che già in passato hanno sperimentato con successo l’introduzione di dispositivi informatici negli istituti scolastici. A loro va infatti riconosciuto di aver anticipato i tempi quando, nel 2002, furono i primi in tutta America a fornire in modo gratuito computer portatili agli studenti delle scuole medie.