A ben pensarci l’uscita dell’iPad 3 non è di per sé particolarmente importante. Lo è in prospettiva, ma non nell’immediato. E questo per un motivo fondamentale: la tavoletta di Cupertino, oggi, non ha rivali. Ed è questa l’unica verità che è necessario adottare per interpretare il presente.
Il futuro è però altra cosa. Ed è per il futuro che l’iPad 3 dovrà dare importanti risposte.
L’annuncio avverrà nella giornata di mercoledì. Secondo quanto trapelato sarà sostanzialmente simile all’iPad 2 in termini strutturali (identica dimensione, simile design), sarà privo di connettività LTE, avrà una definizione dello schermo ulteriormente migliorata e potrebbe sottolineare quest’ultimo aspetto con l’appellativo “iPad HD“. Al momento non è trapelato altro a parte ipotetiche fanta-strategie relative a versioni “mini” da 7 pollici o l’affiancamento di altre versioni low-cost.
Ma se anche l’iPad 3 non fosse annunciato, probabilmente il quadro della situazione non sarebbe troppo differente: i produttori rivali hanno finora messo in campo strategie di ogni tipo per frenare la tavoletta Apple, ma non hanno sortito risultati. ad oggi la scelta è ancora iPad-si o iPad-no, ed in quest’ultimo caso l’offerta disponibile è variegata. Una volta confermato il prezzo, insomma, l’iPad 3 dovrebbe avere la strada spianata verso un nuovo successo: nessun concorrente sembra essere oggi in grado di costituire una alternativa reale plausibile ed il successo dell’App Store si fa al tempo stesso causa e conseguenza del successo dei device dell’azienda: 25 miliardi di app scaricate sono un biglietto di presentazione senza pari per chi sta valutando se investire o meno in un tablet.
Ovviamente Apple non può però frenare il proprio incedere, perché è proprio il tasso di innovazione che contraddistingue il marchio a rappresentare il valore aggiunto dei propri prodotti. L’iPad 3 servirà pertanto anzitutto a segnare una volta di più la differenza di passo rispetto agli inseguitori, ma anche a stabilire un nuovo punto di riferimento prima che la concorrenza si faccia ancora più agguerrita. Perché se fino ad ora Android è stato l’unico argine all’avanzata di Cupertino, a breve anche Windows 8 metterà in campo la propria proposta e la presenza di Microsoft nel settore non potrà che rappresentare un ostacolo da tenere in considerazione.
L’iPad 3 ha di fronte ancora sei mesi circa di terra di conquista, dopodiché il compito potrebbe farsi più arduo. Ma non ora, non adesso: il 7 marzo è il giorno del successo annunciato, eventualmente condito da qualche sorpresa, il giorno in cui la tavoletta sfiderà sé stessa per dimostrare che la nuova edizione è in grado di alzare ulteriormente l’asticella. Le azioni Apple hanno già fotografato il momento con una ascesa d’altri tempi, segnando record su record verso un valore di capitalizzazione neppure ipotizzabile quando la perdita di Steve Jobs mischiava il dolore ad un a velato pessimismo.
Una sfida senza rivali, ma con di fronte la necessità di proseguire sulla strada tracciata. Perché la sfida sulle tavolette è la sfida per il controllo del mercato del futuro: in ballo v’è molto più di qualche punto percentuale.
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