Con tre milioni di unità vendute nei primi 80 giorni di commercializzazione e un ritmo di 4,5 milioni di dispositivi acquistati ogni trimestre, il debutto di iPad non ha precedenti nella storia dei dispositivi destinati all’ambito consumer, ad esclusione dei prodotti legati al mercato delle telefonia. Il tablet di Cupertino si è lasciato alle spalle anche il lettore DVD, che all’epoca del suo esordio riuscì a vendere 350.000 pezzi nel primo anno, secondo le statistiche riportate in una ricerca condotta da Bernstein Research.
Se la tendenza dovesse proseguire senza brusche frenate, nel corso del 2011 iPad potrebbe portare nelle casse di Apple ben 9 miliardi di dollari, grazie alle vendite previste nel solo territorio americano, dove diverrebbe il quarto prodotto tecnologico più diffuso, sorpassando le console videoludiche e posizionandosi dietro soltanto a TV, computer e smartphone.
A favorire una così repentina diffusione del tablet, va specificato, sono state sia una campagna di marketing ben studiata che la perfetta integrazione con l’intero ecosistema Apple, a partire dalla compatibilità con le migliaia di applicazioni presenti sull’App Store per arrivare all’interfaccia già ben nota da quanti hanno utilizzato in passato dispositivi come iPhone o iPod touch.
Con l’arrivo di altri tablet prodotti da aziende concorrenti (primo fra tutti in ordine cronologico il Samsung Galaxy Tab), la corsa di iPad potrebbe comunque rallentare, ma all’azienda di Cupertino va riconosciuto ancora una volta il merito di aver svolto il ruolo di apripista, introducendo per prima una nuova tecnologia e beneficiando della temporanea assenza di valide alternative, finendo così con il monopolizzare, almeno temporaneamente, un’importante fetta di mercato.
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