Quello che Apple intendeva fare con l’iPad era introdurre una nuova categoria di prodotto (a metà strada tra smartphone e notebook) e primeggiare in tale settore ma, sebbene le vendite del tablet vadano a gonfie vele, sembra invece che gli utenti fatichino a considerarlo come qualcosa di diverso da un computer.
Secondo l’analista Gene Munster, infatti, iPad tende ad essere percepito come una valida alternativa ad un computer portatile e, in particolar modo come la migliore alternativa ad un MacBook, per chi non può permettersi di spendere 1000$ per un portatile, insomma: è il Mac per le masse.
Crediamo che l’iPad rappresenti una categoria di prodotti di successo per Apple: un computer secondario per chi ne ha già uno principale, un dispositivo principale per coloro che non possono permettersi di acuistare un Mac e il primo prodotto Apple che otterrà successo nel mondo aziendale. Riteniamo che l’iPad sia il Mac per le masse.
Questa è la conclusione a cui è arrivato Gene Munster dopo aver rivalutato le stime di vendita del tablet: sembra che Apple sia destinata a vendere 21 milioni di iPad nel 2011, cifra che significherebbe, per il tablet targato mela, l’inesorabile sorpasso sui Mac.
Un dato di questo tipo era già stato rilevato ma allora poteva essere ragionevole che fosse così, visto che l’iPad era stato appena introdotto sul mercato; Se la stima di Munster dovesse essere veritiera, invece, Apple avrebbe a che fare con una letterale cannibalizzazione del settore Mac da parte del suo stesso tablet.
Apple non sembra essere preoccupata della cosa e, piuttosto vede la situazione da un’altra prospettiva: innanzitutto, se le stime di Munster dovessero essere confermate, questo potrebbe portare Apple a controllare addirittura il 94% del mercato dei tablet e in più la visione più volte espressa da Apple, è sempre stata che un grande successo di un suo prodotto non è che un’ulteriore spinta, per un maggiore numero di utenti PC, a passare al Mac.