Tra poche ore Apple annuncerà al mondo nuovi prodotti, uno dei quali sarà il discusso iPad Mini. Molti gli aspetti di grande interesse che circondano il device, a partire dalle caratteristiche e dal posizionamento di mercato che il gruppo ha identificato. Tuttavia il prezzo sembra essere l’aspetto che più di ogni altro raccoglie le attenzioni di utenti ed analisti poiché potrà riassumere in buona sostanza tanto le potenzialità del dispositivo quanto il ruolo che Cupertino vi darà nell’alveo dell’offerta del gruppo.
Sulla base di quanto trapelato nelle ultime ore, il prezzo di partenza del dispositivo sarà pari a 329 dollari. Le due versioni di maggior spazio di storage avranno prezzo aggiuntivo di 100 e 200 dollari (arrivando a 429 e 529 dollari), mentre le versioni dotate di connettività LTE avranno un surplus di costo pari a 130 dollari (partendo quindi da 459 dollari per arrivare a 559 e 659 dollari). Sulla base di questo ordine di prezzi, Apple avrebbe pertanto scelto di sfidare la concorrenza avvicinandosi alle offerte rivali, ma sono soprattutto i margini di introito a meritare un approfondimento supplementare.
Secondo le stime portate avanti dagli analisti, Apple avrebbe deciso di portare avanti l’offerta iPad Mini abbassando i margini fin qui incamerati sul resto della propria offerta. Apple sarebbe insomma pronta ad “accontentarsi” di margini pari al 40%, limitando così la rendita complessiva in una scelta strategica che determinerebbe una piccola svolta rispetto al passato. Trattasi di semplici ipotesi e di limitate proiezioni, tuttavia il significato è chiaro: Apple deve decidere se tenere basso il prezzo e presentare così un iPad Mini concorrenziale da questo punto di vista (la concorrenza punta molto sul costo basso per dar forza alle proprie soluzioni), ma in questo caso deve mettere in conto una contrazione degli utili sperando in quantitativi maggiori di distribuzione.
Apple, peraltro, deve calcolare anche un aspetto ulteriore: portare sul mercato un iPad Mini va sì a comprimere le possibilità di mercato rivali, ma va altresì a cannibalizzare parte del mercato dell’iPad. Le stime indicano una ratio del 20%, ossia un iPad in meno ogni 5 iPad Mini venduti. Ogni valutazione va quindi effettuata anche alla luce di tale valutazione, nel tentativo di fare di iOS il sistema operativo in grado di imporre le proprie soluzioni per arginare Android e soffocare Windows 8.
Tra pochi giorni se ne saprà molto di più, poiché tutti i gruppi interessati stanno per girare le proprie carte e non è chiaro a questo punto chi abbia l’asso.
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