iPad Mini sta incuriosendo moltissimi consumatori Apple, ma la principale critica che viene mossa al nuovo nato fra i tablet Mela è l’assenza di un Retina Display. Le ragioni che hanno spinto Cupertino a optare per un display a risoluzione standard, tuttavia, sembrano rientrare in una problematica di ottimizzazione di costi e risorse: secondo un’analisi condotta da 9to5Mac, mettere in vendita un iPad Mini con Retina Display costerebbe 379 dollari. Ma vi sono buone notizie: nel 2013 i prezzi delle componentistiche potrebbero abbassarsi vorticosamente.
Calcolando le singole componenti hardware e il loro prezzo di listino sul mercato, si può ipotizzare il costo di produzione di un iPad Mini classico: 80 dollari tra schermo e pannello touchscreen, 13 di processore, 15.50 di memoria, 11 di fotocamera, 13.50 di batteria, 15 di sensori e altri controller e 39.50 di altri costi. Il totale è di 188 dollari, a cui si devono aggiungere marketing, distribuzione e packaging. Il margine di guadagno di Apple per la versione base, venduta a 329 dollari, è quindi oltre il 70%.
Una possibile versione Retina Display, invece, richiederebbe degli investimenti più alti: 123,62 di schermo e touchscreen, 23 di processore con grafica quad core e 18.90 di batteria, mentre i prezzi delle altre componenti rimarrebbero invariati. Il totale è quindi 246.50 dollari in fase di produzione. Non potendo ovviamente ricavare un margine del 70% per evitare un eccessivo costo di vendita, Apple potrebbe prendere spunto dalla famiglia degli iPad da 9 pollici, con il loro 57% di guadagno e un totale di 379 dollari proposto ai clienti. Non molta la differenza con l’attuale versione attuale di iPad Mini, di certo non sufficiente per spiegare l’assenza di un Retina Display. Le motivazioni sono quindi da ricercare altrove.
A quanto pare, Apple ha scelto un display non-retina per questioni di economia di scala. I pannelli LCD vengono prodotti su enormi fogli, poi tagliati alla dimensione desiderata. La Mela ha in stock ancora tantissime lamine grezze di LCD a densità di pixel standard, ereditate dalla produzione di iPhone 3GS ormai terminata. Le stesse sono stati quindi scelte per il piccolo tablet, con un ritorno in termini di costi particolarmente allettante per le tasche della società, ma forse non per l’utenza che si attendeva qualcosa di più dall’ultimo nato targato Mela. Tutto, però, potrebbe cambiare nel 2013: ci si attende un abbattimento dei prezzi dei pannelli Retina data la maturità della produzione e chissà che anche iPad Mini non diventi ad alta risoluzione.