iPad Mini si avvia a essere l’ennesimo successo targato Apple. Durante la scorsa notte, sono apparse online le più svariate recensioni dalle testate USA che hanno già ricevuto un esemplare del tablet, tutte all’unanimità positive. Piccolo, leggero e molto potente: nonostante il prezzo, i giornalisti a stelle e strisce sono convinti che l’ultimo nato fra gli iDevice sbaraglierà la concorrenza del mercato a 7 pollici, mietendo vittime sul suo percorso. Sarà davvero così o, più semplicemente, la stampa si è dimostrata fin troppo magnanima nei confronti di Apple?
iPad Mini è sicuramente un concentrato di tecnologia: non manca la cura tipica che Apple assicura ai propri prodotti, ma non è certo scevro di piccole lacune. A parlarne è il Wall Street Journal, decisamente soddisfatto del prodotto a eccezione della fastidiosa mancanza di un display Retina:
«L’unica lamentela è il fatto che sia troppo largo per entrare in qualsiasi tasca e la risoluzione dello schermo è un grande passo indietro rispetto al display Retina del classico iPad».
Non è dello stesso parere Engadget, convinto che la differenza tra uno schermo classico e uno ad alta risoluzione non sia poi così evidente o comunque penalizzante per un giudizio complessivo sul dispositivo. Concentrando gli stessi pixel di un iPad 2 in un pannello di diagonale minore, infatti, la densità per pollice rimane comunque più elevata rispetto a quanto ci si attenderebbe. E, forte di questo entusiasmo, Engadget lo elegge come il miglior tablet di sempre:
«No, non è Retina, ma mantenere la stessa risoluzione di un 10 pollici su un 7.9 comporta un aumento nella densità dei pixel: 163 ppi. È un buon miglioramento rispetto ai 132 ppi di iPad 2, sebbene continui a essere lontano dai 264 ppi della quarta generazione di iPad e i 326 ppi di iPhone 5. Non è solo un iPad ristretto. Questo è, per molti motivi, il migliore tablet di Apple: è un device incredibilmente sottile, decisamente leggero e ovviamente ben costruito, con una durata della batteria fenomenale.»
Va doverosamente sottolineato come i magazine in questione stiano testando la versione solo WiFi di iPad Mini, quindi il dato sull’autonomia della batteria potrebbe non essere condiviso dalla versione 3G/4G, ovviamente più avida di risorse. Un fatto che non sembra preoccupare The Verge, che esalta senza mezzi termini le caratteristiche del dispositivo:
«A eccezione di qualche minimo intoppo, iPad Mini si erge a testa alta e spalle larghe sulla concorrenza in termini di design, del calibro dei suoi componenti e della solidità con cui è stato costruito. Ma ha anche un’altra qualità, una qualità che risulta altrettanto importante: il device ha personalità».
Insomma, tutti concordi nel dire che iPad Mini non possa essere paragonato a nessuno degli altri tablet da 7 pollici in circolazione, perché nettamente superiore in termini qualitativi. Una qualità che si riflette sul prezzo – oltre 100 dollari in più rispetto alla concorrenza nella sua versione base – ma priva di effetti deterrenti sul consumatore. E forse The Loop non ha tutti i torti quando, senza mezzi termini, afferma:
«Se vuoi risparmiare 50 dollari e comprare un tablet da tirchi, fai pure. La qualità di iPad Mini sarà lì ad attenderti quando riprenderai i sensi.»
Unica nota dolente di cui nessuno ha fatto menzione: i graffi. La scocca posteriore di iPad Mini dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – condividere processi produttivi simili a quelli di iPhone 5. Il tablet non sarà quindi esposto al problema delle abrasioni facili?
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