iPad Mini, il nuovo tablet disponibile da oggi anche in Italia, monta lo stesso processore A5 visto nei dispositivi iPod Touch di quinta generazione: si tratta di un SoC costruito secondo il processo Samsung da 32nm introdotto nella versione aggiornata di iPad 2 e nella terza generazione di Apple TV. La notizia è stata confermata da Chipworks, azienda specializzata nel settore.
Uno sguardo approfondito all’interno del nuovo iPad Mini ha permesso a Chipworks di confermare come Apple, per il suo tablet da quasi 8 pollici, abbia deciso di utilizzare lo stesso processo di produzione per il chip principale di iPad 2 uscito nel mese di maggio, quando il device passò da un processore a 45nm a quello attuale da 32nm. Chipworks ha così commentato:
«Apple ha probabilmente agito in questo modo perché non vogliono che la gente valuti i propri prodotti basandosi solo sulle caratteristiche tecniche, ma si concentrino soprattutto sull’esperienza offerta dal dispositivo».
In verità, si pensava che il colosso di Cupertino avesse optato per qualcosa di differente visti i cambi nei processi generazionali, per una soluzione dunque più efficiente rispetto il 32nm di iPad 2 e Apple TV di terza generazione. Invece si tratta esattamente dello stesso SoC utilizzato anche per gli iPod Touch di quinta generazione.
Una scelta che non sorprende più di tanto, visto che l’intento primario di Apple con iPad Mini è quello di offrire un tablet dal prezzo enormemente più accessibile rispetto a un modello di prima fascia. Mantenendo le stesse componenti, il risultato è stato pienamente raggiunto.