La domanda di iPad Mini sarebbe in calo, a sostenerlo Pegatron. È questa la sintesi di un articolo apparso ieri su Bloomberg, dove si spiega come la produzione del piccolo tablet di Apple possa aver subito una frenata in relazione a una minore richiesta del pubblico nel quarto fiscale in corso. Raggiunto da Philip Elmer-DeWitt della rubrica Apple 2.0 di Fortune, il CEO del colosso asiatico smentisce però questa ipotesi.
Secondo Bloomberg, Pegatron avrebbe predetto un trend negativo per i propri introiti, dovuto alla minor richiesta di iPad Mini: sebbene nel primo quarto del 2013 l’azienda abbia visto un incremento dell’80% dei profitti rispetto all’anno precedente, le previsioni del secondo quarto indicherebbero invece un calo del 30% e il responsabile sarebbe proprio il tablet targato mela morsicata. Il CEO Jason Cheng ci tiene però a far sapere che, sebbene alcune frasi riportate dalla testata siano state effettivamente pronunciate, nessun riferimento specifico a un singolo prodotto sarebbe mai stato concesso alla stampa. Ecco parte della mail scambiata da Cheng con Fortune:
«Abbiamo tenuto ieri la nostra Institutional Investors Conference, dove abbiamo fornito consigli per le prospettive di business del Q2 del 2013. La categoria Consumer Electronic Product include console di gioco, TV LCD, lettori di e-paper, tablet e altri prodotti. Abbiamo inserito tutti i tablet in questa categoria, ma non siamo mai entrati nei dettaglio dei numeri per specifici prodotti o clienti. […] Dopo l’incontro, sono stato avvicinato da un giornalista di Bloomberg intenzionato a scoprire i numeri per alcuni prodotti specifici. Ho chiaramente rifiutato di commentare prodotti e clienti, nonostante il reporter abbia continuato con altre domande. […] Non ho detto nulla di associato a specifici prodotti. […] “Nessuna indicazione, nessun accenno a specifici prodotti o clienti”: questa è la nostra principale linea guida per qualsiasi evento pubblico, come la conferenza con gli investitori. Vi sono sempre speculazioni dopo questi incontri.»
In altre parole, Pegatron nega di aver fatto esplicito riferimento a iPad Mini nel commentare i trend del Q2, di conseguenza eventuali diminuzioni della domanda potrebbero coinvolgere una categoria talmente ampia di device tanto che risulterebbe difficile trarne delle deduzioni dirette su una o l’altra azienda. D’altronde, proprio di poche ore fa è la notizia di un aumento del 40% della forza lavoro in Pegatron per l’eventuale produzione di un iPhone low cost, segno di come la società non solo non stia temendo eventuali congiunture di mercato dovute alla richiesta degli utenti, ma nemmeno tema eventuali défaillance nella partnership con Cupertino.