iPad Mini, la versione ridotta di iPad che potrebbe vedere la luce il prossimo settembre, probabilmente si focalizzerà sul settore educational. A sostenerlo è Brian White, già protagonista delle previsioni autunnali sul device, in una nota per gli investitori.
Le indiscrezioni a cui White farebbe riferimento sarebbero le solite provenienti da Taiwan e dai distretti produttivi cinesi di Foxconn, dove la fabbricazione di un iPad Mini sarebbe già posta in essere. Il tablet, che potrebbe essere dotato di uno schermo da 7 pollici con risoluzione da 1024×768, a livello hardware dovrebbe quantomeno eguagliare iPad 2.
Da dove deriva l’ipotesi di un animo scolastico per iPad Mini? La risposta, secondo White, sarebbe fin troppo semplice. Apple da tempo ha deciso di puntare sul settore dell’istruzione, basti pensare ai recenti tool come iBooks Author pensati proprio per spingere le vendite di iPad in ambiente scolastico e universitario. Un limite all’adozione di massa del tablet, tuttavia, è stato determinato dal costo: quasi 500 dollari per la versione base sono una spesa che non tutti gli studenti si possono permettere. Un iPad Mini, con funzionalità pressoché identiche ai fratelli maggiori, riuscirebbe ad attestarsi su una tariffa massima di 299 euro, conquistando così un bacino più ampio.
Effettivamente, una recente ricerca condotta da ChangeWave Research ha dimostrato come, almeno oltreoceano, i consumatori dichiarano un grande interesse per un tablet Apple dal prezzo inferiore, anche se allo sconto corrispondesse una dimensione di schermo minore. Paul Carton, vicepresidente della società, ha però lanciato un dubbio sull’effettiva commercializzazione del device: Apple sarebbe pronta a gestire la concorrenza interna fra i sui prodotti?
«Al momento, la principale minaccia competitiva di iPad è iPad Mini.»