iPad sembra essere uno strumento davvero versatile per lo studio, così come dimostrato dalle sue funzioni che lo rendono perfetto per la fruizione di documenti, libri e test in mobilita. Dello stesso avviso, tuttavia, non sono alcuni college americani che sembrerebbero non gradire la presenza del nuovo nato targato mela. Alcuni istituti universitari statunitensi, infatti, avrebbero bannato il tablet di Cupertino dai network wireless dei campus.
La George Washington University, la celebre Princeton e la Cornell University sarebbero solo alcune delle realtà universitarie a non apprezzare iPad. Le motivazioni sono le più svariate: da non meglio precisati “problemi di sicurezza” a inspiegabili difficoltà di assegnazione degli IP.
La verità, tuttavia, sembra essere ben altra. A quanto pare, gli istituti sono spaventati dalla mole di dati che iPad potrebbe teoricamente essere in grado di generale e, di conseguenza, temono che i propri network possano implodere. Vi è da chiedersi, tuttavia, quali differenze di traffico vi siano tra un iPad e un notebook qualsiasi, soprattutto in termini di fruizione di contenuti multimediali. Il tablet di Cupertino consuma molta banda, ad esempio, in fase di download delle app, ma un normale computer genera una mole molto più vasta di dati, basti pensare al videostreaming in HD o al P2P.
Vi è anche chi, come sottolineato da Beatweek Magazine, ipotizza una vera e propria rivolta degli addetti IT delle università: fra di essi vi sarebbero i più ferventi utenti “anti-Apple” dell’intero pianeta e, di conseguenza, il blocco di iPad servirebbe da deterrente agli studenti. Una tale ipotesi appare forse esagerata, ma apre indirettamente a un altro quesito: che dietro a questa esclusione immotivata vi siano gli interessi di qualche altra azienda del settore, magari sponsor di tali università?