Fino a pochi giorni fa, iPad ha potuto navigare su acque decisamente tranquille: nessun concorrente sul mercato si è rivelato all’altezza delle potenzialità offerte da Apple. Da qualche tempo, però, è apparso un competitor che, in linea teorica, ha tutte le caratteristiche per competere con la tavoletta di Cupertino. Stiamo parlando del chiacchieratissimo Galaxy Tab, il device Android creato da Samsung.
Mentre il Web tenta di stabilire quale dei due dispositivi sia il migliore, PCWorld ha già una risposta: iPad. Per sostenere questa tesi, la redazione della testata fornisce 5 motivazioni vincenti: schermo, batteria, contratti, prezzo e modello di business.
Sul versante del display, vi è davvero poco da dire: iPad può contare su uno schermo da 9,7 pollici, contro i 7 pollici del Galaxy Tab. La risoluzione è molto simile, 1024×768 per il tablet di Cupertino e 1024×600 per quello di Samsung, ma quest’ultimo non è in grado di fornire la stessa brillantezza del leader attuale del mercato dei tablet.
iPad avrebbe la meglio anche sul versante della durata della batteria. Il Galaxy Tab non supererebbe le 7 ore consecutive, mentre il dispositivo targato Mela raggiunge tranquillamente le 10 ore di uso continuato. Considerando come questi dati siano puramente teorici, perché nessuno si trova nella condizione di utilizzare task intensivi consecutivamente per così tanto tempo, iPad riesce a mantenere autonomia per una giornata intera, mentre la soluzione di Samsung non supera nemmeno il tipico orario d’ufficio.
A differenza di iPhone, iPad è nato per essere un dispositivo libero: la versione WiFi è esente da contratti e, almeno negli Stati Uniti, la tariffa di iPad 3G di AT&T non è vincolata da particolari clausole d’uso. Il tablet di Samsung, invece, sarà distribuito dai quattro principali carrier americani e, come accade per ogni normale smartphone, sarà vincolato a contratti pluriennali. Secondo PCWorld, si tratta di un forte limite che impedirà a Samsung di raggiungere le vette conquistate da Apple.
Anche il prezzo, inoltre, sembra favorire iPad. La tavoletta di Cupertino presenta una “one time fee”: nessun altro importo è dovuto al produttore e ai carrier per costi d’abbonamento o comodato. Sarà poi l’utente a scegliere se, e con quali modalità, abbinare del traffico dati 3G al dispositivo. Il Galaxy Tab, ricalcando il modello degli smartphone, sarà vincolato a contratti biennali. Al prezzo base, di conseguenza, si dovrà aggiungere la tariffa mensile d’abbonamento: PCWorld si dice convinto che, a conti fatti, a termine del contratto la versione base del prodotto di Samsung chiederà l’esborso di più di 800 dollari.
Infine, Samsung non può contare sul modello di business che Apple ha sapientemente condotto negli ultimi anni. Il mondo Android, pur rimanendo un validissimo sistema simile a iOS, è ancora lontano dal sviluppare una “iCulture“. Per iCulture, PCWorld intende la capacità di fidelizzare l’utenza, con prodotti correlati fra di loro, similmente funzionanti e facili da usare. L’utente Apple viene inglobato dall’esperienza di iPod e iTunes, per poi essere trasferito su iPad e App Store, dove trova un ambiente che gli è familiare. Inoltre, la libreria di software di App Store non è lontanamente paragonabile a quella di Android. Una carenza, questa, che potrebbe fungere da deterrente fra i clienti.
In definitiva, PCWorld sembra essere più che certo: Cupertino può continuare a dormire sonni tranquilli, mentre Samsung dovrà accontentarsi del secondo posto nella guerra dei tablet.