L’introduzione di tablet come iPad in contesti aziendali va di pari passo con la diminuzione nell’utilizzo delle stampanti. È quanto emerge da una nuova ricerca condotta Morgan Stanley, i cui risultati sono stati pubblicati nelle ore scorse sulle pagine di AppleInsider.
Stando ai dati raccolti su un campione di 700 utenti, il 46% di chi è stato chiamato in causa ha dichiarato di aver stampato meno rispetto a quando sul luogo di lavoro non c’erano dispositivi come l’iPad, il 13% in modo significativo. Una tendenza già pronosticata lo scorso anno, quando gli analisti di Blue Paper avevano previsto una diminuzione compresa tra l’8% e il 15% nella quantità di fogli stampati. Secondo il 41% degli intervistati sarebbe proprio questo il benefici maggiore legato all’utilizzo di un tablet.
Un cambiamento accolto con soddisfazione, ma non da chi si occupa della produzione e distribuzione di materiale dedicato appunto alla stampa. Aziende come Lexmark, Ricoh e Konica Minolta, secondo l’analista Katy Huberty, stanno già accusando il colpo dovuto all’abbandono delle stampanti laser. Fujifilm, Canon e HP dovrebbero invece risentire meno di quanto sta accadendo. La richiesta di fornitura per la carta, inoltre, è scesa del 9% dall’aprile 2010 (mese in cui ha debuttato il primo iPad) a oggi.
Una tendenza che sembra destinata a rafforzarsi in futuro: per il 2012 ci si aspetta che il 48% delle aziende americane scelga di utilizzare maggiormente i tablet e fornirli ai propri dipendenti, con la percentuale che crescerà fino al 66% entro l’inizio del 2013.