iPad, Surface e Kindle Fire HDX: i problemi comuni

Un nuovo report di Fixya rivela quelli che sono i problemi comuni dei tablet più apprezzati dai consumatori, ovvero iPad Air, iPad Mini con Retina display, Surface 2 e Kindle Fire HDX 8.9. Sono state oltre 10.000 le segnalazioni degli utenti a permettere tali statistiche.

Si inizia con iPad Air, uno dei tablet favoriti per Natale 2013: le lamentele più comuni riguardano frequenti crash del browser Safari, problemi allo schermo Retina e la risposta della tastiera. Gli utenti riferiscono che l’apertura di alcune pagine Web tramite Safari, in particolare di quelle che utilizzano Flash, causano un blocco improvviso dell’app e un conseguente ritorno alla schermata principale di iOS 7; il display in molti casi mostra una tinta gialla oppure deboli linee grigie, e la tastiera virtuale non risponde abbastanza rapidamente tanto da impedire a volte la corretta combinazione dei tasti.

I possessori di un Kindle Fire HDX da 8.9 pollici si lamentano invece del browser Silk, di un supporto limitato per le app e di una batteria che impiega troppo tempo a caricarsi. Nonostante dunque l’appstore di Amazon abbia battuto il Windows Store di Microsoft, i proprietari del Kindle vorrebbero più applicazioni, ma in questo caso il gruppo di Jeff Bezos dovrà esser capace in futuro di attirare più sviluppatori terze parti.

Una scarsa disponibilità delle app è anche la principale lamentela di chi ha un Surface 2, inoltre si punta il dito su una insufficiente qualità degli altoparlanti e di una tastiera Touch Cover non ideale per digitare. Curioso notare come nonostante i consumatori abbiano applaudito Microsoft per aver fornito gratis con il tablet la suite Office, vadano a criticare il Windows Store per una gamma e una diversità dei software al di sotto da quella offerta da Apple, Google e anche Amazon.

Infine, sono tre i problemi comuni dell’iPad Mini con Retina display. Innanzitutto lo schermo non è perfetto e mostra delle immagini fantasma, ovvero ancora leggermente visibili nonostante l’utente sia passato a un’altra applicazione o a un altro contenuto; poi, si punta il dito su uno storage insufficiente – che non è peraltro espandibile via microSD – e sullo stesso tipo di crash del browser Safari che riguarda anche l’iPad Air.