IPCom all’attacco dei rivenditori tedeschi. L’azienda di medesima nazionalità ha denunciato infatti circa 100 negozianti locali colpevoli di aver continuato a vendere gli smartphone HTC che violavano uno dei suoi brevetti, questione che è stata oggetto di una diatriba legale tra le due società vinta da IPCom.
In particolare, HTC è stata riconosciuta colpevole di aver violato brevetti appartenenti alla società tedesca correlati alla tecnologia UMTS 3G. Il ricorso presso la corte è stato respinto, costringendo dunque teoricamente i retailer a non vendere gli smartphone del produttore.
Bernhard Frohwitter, amministratore delegato di Ipcom, ha spiegato come dal momento che i rivenditori sono perfettamente a conoscenza delle decisioni prese dai tribunali circa la violazione del brevetto #100A da parte di HTC, e continuano nonostante tutto a vendere i suoi prodotti, rischiano di essere ritenuti responsabili e dunque di pagare tutte le conseguenze previste dalla legge.
Una situazione che si infiamma nel periodo natalizio, il più caldo dell’anno quando si tratta di acquisti, specialmente nel ramo tecnologico. La pressione legale, dato che secondo la legge la regione è tutta dalla parte di IPCom, convincerà senz’altro qualche rivenditore, in particolar modo i più piccoli, a smettere di vendere i prodotti HTC con tecnologia 3G.
Dal canto suo, il produttore deve trovare subito una soluzione: bloccare definitivamente la vendita dei suoi smartphone in Germania in attesa di risolvere la questione, oppure pagare immediatamente IPCom per l’autorizzazione all’uso dei brevetti. Quest’ultima soluzione sarebbe però oggettivamente molto costosa.