Fin dai tempi di iPhone X, Apple ha iniziato a inserire nel proprio dispositivo un notch (chiamato anche banalmente “tacca”). Questo elemento, divenuto oggi iconico, ha subito non poche critiche, anche perché, secondo alcuni, rovina l’estetica del pannello. Al di là dei gusti personali, ha introdotto un sacco di novità, come il famigerato Face ID che serve per sbloccare il device al posto del fingerprint.
La tacca infatti, contiene una pletora di sensori ed è divenuto anche, indirettamente, “parte del logo” visivo della mela. Pensiamo ai nuovi MacBook Pro da 14 e 16″ che dispongono del notch sullo schermo. Ora si dice che l’azienda voglia togliere questo particolare sulla gamma di iPhone 14 Pro dotando i nuovi device di un foro e una pillola. Altresì, per l’iPhone 15 Pro invece, la compagnia eliminerà tutto nascondendo tutto sotto l’unità centrale.
iPhone 15 Pro: Face ID sotto lo schermo, a quanto pare
Secondo gli ultimi rumor, si apprende che le iterazioni premium della line-up del 2023 presenteranno una inedita funzione di riconoscimento facciale posta sotto lo schermo e sembra che questa soluzione sarà costruita dalla rivale Samsung. Tuttavia, la vedremo dapprima sui pieghevoli di quinta generazione dell’OEM sudcoreano e, subito dopo, sui melafonini di punta.
La selfiecam e i sensori sotto il display sembrano essere il nuovo trend per il futuro: al fine di garantire un’esperienza full screen, le compagnia stanno escogitando nuovi modi per celare la sensoristica sotto l’unità principale e senza utilizzare necessariamente un modulo motorizzato pop-up.
Ovviamente non è tutto “rose e fiori”: si scopre che questa tecnologia è ancora acerba. Basta vedere i risultati prodotti dalle prime snapper selfie UDC per capirlo. Pensiamo alla camera dello Z Fold3, del Mi Mix 4 o dei flagship ZTE.
Fortunatamente, Samsung Display, sembra che sia l’unica realtà che, ad oggi, può porre fine alle difficoltà del settore. Forse nel prossimo futuro vedremo dei grandi cambiamenti, ma per il momento è meglio mantenere i piedi per terra e non volare troppo con la fantasia.