Arrivano nuove conferme sulla possibile introduzione, per gli iPhone previsti il prossimo settembre, di un sistema di carica ancora più rapido. Dopo gli adattatori a muro da 18 W, resi noti da alcune fonti asiatiche negli scorsi giorni, oggi emerge un aggiornamento per i chip interni dei dispositivi. A renderli noti Jun Zhang di Rosenblatt Securities, con una nota pubblicata dalla redazione di AppleInsider.
Secondo quanto reso noto dall’analista, i nuovi iPhone vedranno circuiti interni da 9V 2A e 5V 2A, una mossa che permetterebbe ad Apple non solo di ridurre sensibilmente i tempi di ricarica rispetto ai precedenti 5V 2A, ma anche di allinearsi ai principali produttori di punta Android. E, con la possibile introduzione nel 2019 di una presa USB-C anziché Lightning, questa scelta potrebbe aprire gli smartphone targati mela morsicata a un elevatissimo numero di accessori.
Per raggiungere questo obiettivo, Apple si sarebbe servita del fornitore Power Integrations, mentre per la linea iPad i partner rimarrebbero Flextronics e Artesyn. Non è però tutto poiché, in merito all’edizione da 6.1 pollici di iPhone con schermo LCD, Apple avrebbe deciso di optare per Texas Instruments come fornitore di circuiti per la ricarica wireless, anziché il precedente Broadcom. In totale, il gruppo di Cupertino potrebbe piazzare sul mercato 85 milioni di iPhone nella seconda parte del 2018, suddivisi tra i due modelli OLED, rispettivamente da 5.8 e 6.5 pollici, e la già citata versione LCD.
Così come già anticipato, negli ultimi giorni sono circolate diverse indiscrezioni in merito alla possibile introduzione di un nuovo caricatore per lo smartphone, capace di raggiungere una potenza massima di 18 W e garantire una ricarica completa in meno di due ore. Secondo quanto reso noto da diverse fonti asiatiche, il dispositivo vedrà una porta USB-C, abbinata a un cavo speciale da Lightning a questo standard. Al momento, naturalmente, dalle parti di Cupertino non è giunta alcuna conferma su questi rumor.