Si torna nuovamente a parlare della linea di iPhone che, il prossimo settembre, Apple potrebbe decidere di lanciare sul mercato. Come già noto, gli investitori stanno scommettendo sulla presentazione di ben tre dispositivi: due OLED da 5.8 e 6.5 pollici e uno LCD, dai costi più contenuti e da 6.1 pollici di diagonale a schermo. Secondo Ming-Chi Kuo, analista sempre molto affidabile sul conto della mela morsicata, quest’ultimo dispositivo potrebbe fare faville sul mercato: Cupertino potrebbe addirittura venderne 100 milioni di esemplari.
Così come già sottolineato nelle scorse settimane, la decisione di presentare un’alternativa LCD all’attuale design di iPhone X nascerebbe dalla necessità, tutt’altro che segreta, di diminuire il prezzo del dispositivo. Approfittando di un normale pannello, anziché di un più performante OLED, il gruppo di Cupertino potrebbe presentare lo smartphone da 6.1 pollici a 699 dollari, contro gli oltre mille dell’attuale generazione. Una strategia che potrebbe notevolmente incrementarne le vendite, senza sacrificare troppo le feature: anche questa edizione, infatti, sarà probabilmente aggiornata a Face ID.
Stando a quanto ipotizzato da Ming-Chi Kuo di KGI Securities, in una nota consegnata agli sviluppatori, Apple potrebbe piazzare sul mercato ben 100 milioni di iPhone da 6.1 pollici. Questi ultimi, sommati alle altre due versioni OLED, alla generazione di iPhone X già esistente e al classico iPhone 8, potrebbero portare il gruppo a raggiungere il traguardo di 200 milioni di esemplari venduti nel corso dell’anno solare.
Naturalmente, Apple non ha rivelato nessuna indicazione sulle strategie per l’anno in corso: il possibile lancio di tre dispositivi diversi rimane un’indiscrezione della stampa, al momento tutt’altro confermata dalle parti di Cupertino. Tuttavia, Ming-Chi Kuo è solitamente molto affidabile sul conto della mela morsicata, tanto che le sue previsioni si sono rivelate quasi sempre corrette nel tempo. Non resta che attendere le prossime settimane, di conseguenza, per verificare se qualche conferma possa giungere dai distretti produttivi partner di Apple in Asia.