Apple potrebbe aver scelto un approccio cautelativo per la produzione dei nuovi iPhone, attesi nel mese di settembre in tre modelli differenti. È quanto riferisce la testata giapponese Nikkei, nel sottolineare come il gruppo di Cupertino abbia avanzato degli ordini del 20% più ridotti ai produttori di componenti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per quale ragione?
Nel corso del 2017, così come riferisce la testata asiatica, Apple ha ordinato la produzione di 100 milioni di dispositivi, suddivisi tra iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X. Per la tornata in corso, che vedrà probabilmente il lancio di tre differenti modelli, il gruppo di Apple Park avrebbe invece optato per “solo” 80 milioni di esemplari. I dati proverrebbero da quattro fonti legate ai distretti produttivi di Apple in Cina, anche se le ragioni non sembrano essere ancora pienamente esplicitate.
Una possibile spiegazione di questa scelta potrebbe essere relativa ai ritmi di produzione di alcune componenti per l’edizione LCD di iPhone, quella da 6.1 e proposta forse a un prezzo appetibile per gli utenti. Stando a quanto reso noto dalle fonti, Apple avrebbe incontrato alcune problematiche relative ai pannelli touch dei dispositivi e, per assicurare la migliore esperienza d’uso ai clienti, avrebbe deciso di rallentarne l’assemblaggio per individuare con precisione l’intoppo.
A questa potrebbe aggiungersi la scarsità di pannelli OLED, inclusi questi nei modelli da 5.8 e 6.5 pollici, considerando come i macchinari specializzati disponibili al mondo siano davvero pochi. In ogni caso, sembra che il gruppo di Cupertino abbia anticipato, rispetto al 2017, la fase di assemblaggio: l’obiettivo, nonostante il calo produttivo, è di poter aver a disposizione tutti e tre i modelli di smartphone fin dal loro lancio nel mese di settembre.
Come consuetudine, Apple non ha voluto confermare o smentire le indiscrezioni emerse, di conseguenza sarà necessario attendere ancora qualche settimana per scoprire quali siano i reali piani della società di Cupertino.