Apple punta sulla produzione cinese di pannelli OLED per gli iPhone che verranno lanciati nel 2020 e, con molta probabilità, anche per quelli del 2021. Secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla Corea, infatti, il gruppo di Cupertino sarebbe riuscito a differenziare la propria catena di fornitura, per un’evasione degli ordini più corposa ed efficiente.
Così come già ampiamente noto, Apple si è affidata soprattutto a produttori coreani e giapponesi – come Samsung e LG – per il suo fabbisogno di pannelli OLED. La produzione è infatti abbastanza ridotta a livello mondiale, poiché i macchinari necessari per la creazione di questi schermi non sono tutt’oggi eccessivamente diffusi. Secondo quanto riferito dal Korea Herald, e confermato da 9to5Mac, la società californiana sarebbe però riuscita a stringere accordi con una società cinese, per ampliare la propria fornitura.
L’azienda in questione sarebbe BOE, pronta a inserirsi come terzo fornitore insieme alle già citate Samsung e LG. Al gruppo sudcoreano potrebbe essere affidato un ordine tra i 120 e i 150 esemplari, seguito dal cinese con 45 milioni e al giapponese con 25. Numeri elevatissimi, se osservati nel complesso, tuttavia giustificati: la società di Cupertino ha infatti intenzione di portare tutti i suoi tre smartphone del 2020, quindi anche il successore di iPhone 11, alla tecnologia OLED, salutando definitivamente le alternative LCD.
Non è invece chiaro il ruolo che assumerà Japan Display, come giustamente sottolinea sempre 9to5Mac, società sui cui Apple ha puntato sempre per la fornitura di schermi di tipologia OLED. Allo stesso modo, non sono dati sapere i prossimi piani della mela morsicata per lo standard micro-LED, molto gradito dalla società californiana perché a basso costo, a ridotto consumo energetico e alternativa forse addirittura più allettante rispetto agli stessi OLED. Non resta che attendere, di conseguenza, ulteriori conferme dalle parti di Apple Park.