L’avvento del nuovo iPhone 3G S e la disponibilità, quasi contemporanea, del sistema operativo iPhone OS 3.0 hanno creato importanti differenze tra le tre generazioni del melafonino di Apple, causando anche qualche incomprensione negli stessi possessori. Se il passaggio da iPhone 2G ad iPhone 3G è stato quasi indolore per i possessori del vecchio modello (cambiamenti solo hardware e non funzionali), il nuovo iPhone 3G S porta con sé delle caratteristiche esclusive.
L’immagine a fine post rappresenta un preciso schema delle differenze che Apple ha introdotto, attraverso il nuovo sistema operativo, in iPhone 3G S, iPhone 3G e iPhone 2G. A parte qualche motivazione di carattere puramente tecnico, le scelte di Apple sembrano voler spingere tutti i possessori di un melafonino all’acquisto del nuovo modello.
Funzionalità come la compatibilità con il sistema Nike+ oppure la presenza delle bussola e della registrazione video (con autofocus) presenti nel nuovo iPhone 3G S sono dovute alla nuova componentistica hardware.
Non si capisce invece perché Apple abbia deciso che i possessori del “vecchio” iPhone 2G non possono, ad esempio, mandare e ricevere MMS. Grazie al Jailbreak, infatti, è stato proprio il vecchio modello del melafonino ad avere per primo la funzionalità MMS.
Discorso a parte è quello del tethering, ovvero la funzione che permette di utilizzare iPhone come modem. Infatti spetta al gestore telefonico, con cui iPhone è venduto in esclusiva, la possibilità di abilitare anche questa “variante” del traffico dati. Ad esempio, restando in Italia, mentre Vodafone ha dichiarato di abilitare il tethering a partire dalla metà di luglio, TIM non si è ancora pronunciata.
Chissà quali sono i piani dell’outsider 3 Italia che ha tutte le premesse per portarsi a casa un gran numero di nuovi clienti.