Rimasto per lungo tempo oggetto misterioso, l’iPhone 4 bianco è da alcuni mesi in commercio. Diverse sono state le motivazioni tirate in ballo dai rumor provenienti da tutto il mondo, con i problemi al flash della fotocamera in cima alla lista: secondo fonti vicine alla società, infatti, la colorazione bianca causava inizialmente problemi di sovraesposizione delle foto, rendendo impossibile ottenere scatti di buona qualità. Giunto sul mercato, il nuovo iPhone 4 di bianco vestito è stato analizzato alla ricerca di differenze sostanziali: differenze che sono presenti proprio nella fotocamera, con conseguente variazione nella qualità delle fotografie scattate con i nuovi modelli.
A variare è stato principalmente il sensore della fotocamera, posizionato in maniera differente per evitare conflitti tra il flash ed il case dello smartphone. La capacità sembra essere rimasta la stessa, ma nonostante ciò le due edizioni di iPhone 4 offrono differenti qualità negli scatti fotografici: ad evidenziarlo sono alcuni test condotti da PCWorld, che dopo aver analizzato il modello nero circa un anno fa ha ripetuto le medesime analisi anche sull’edizione bianca, riscontrando alcune differenze.
In particolare, le foto scattate con la versione nera risultano essere caratterizzate da una maggiore fedeltà dei colori ed una gestione dell’esposizione effettuata in maniera più accurata, mentre la controparte bianca gode della possibilità di realizzare filmati più nitidi. A determinare tali differenze potrebbero essere diversi fattori, dalla nuova posizione del sensore ad una diversa implementazione del software per il bilanciamento del bianco e dell’esposizione. Piccole discrepanze sono dunque presenti nelle foto scattate con i due modelli, tali da poter confermare l’effettiva presenza di problemi alla fotocamera nella prima versione dell’iPhone 4 bianco.
Gli ingegneri di Cupertino hanno dovuto dunque aggirare un ostacolo di non poco conto: fornire un iPhone 4 bianco incapace di scattare fotografie degne della controparte nera avrebbe significato per la società una magra figura nei confronti dei propri utenti. Nei laboratori della Mela sono proseguiti così gli studi che dopo alcuni mesi hanno portato alla realizzazione di una tecnica in grado di superare il problema, permettendo inoltre ad Apple di arricchire il proprio bagaglio culturale per non incappare nuovamente in un simile ritardo.
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