Nel gennaio del 2011 era stata avviata una causa legale contro Apple per via della fragilità di iPhone 4, ma il giudice Edward Davila, della corte distrettuale della California, ha deciso che questa diatriba non debba proseguire. Secondo il giudice, è «un fatto ben noto della vita» che un vetro, anche se rafforzato, si possa graffiare, rigare o frantumare in caso di un violento furto.
«La finestra di un negozio frantumata, il parabrezza incrinato di una macchina e lo schermo dello smartphone scheggiato sono routine nella vita moderna», ha dichiarato Davila. Per questo motivo, se il display di iPhone 4 si può rovinare, non è assolutamente colpa di Apple.
La causa legale in questione è stata depositata da Betsalel Williamson, il quale ha prima cercato di procedere da solo e successivamente di portare tutto allo status di class action, senza riuscirci però. Egli sosteneva che il vetro di iPhone 4, sia anteriore che posteriore, fosse difettoso; aveva anche portato un testimone third party che aveva spiegato come fosse dell’82% la probabilità che il pannello in vetro del melafonino si rompesse, nel tentativo di convincere il giudice. Il tutto è stato vano.
Edward Davila ha comunque sottolineato che Apple non ha utilizzato un vetro particolarmente fragile per iPhone 4, piuttosto uno normale, e che il telefono «è resistente alle normali condizioni d’uso, che il vetro non si romperebbe o rovinerebbe mai da solo e che potrebbe essere danneggiato solo se fatto cadere». L’azienda di Cupertino non ha dunque alcuna colpa se all’82% dei propri clienti, così come sostiene l’accusa, si rompe o rovina il vetro.