Il prototipo di iPhone 4G diffuso online da Gizmodo continuerà a far parlare di sé per molto tempo. Non si tratta, tuttavia, dell’hype generato dalle caratteristiche tecniche del melafonino, bensì dalla spy-story alla base di questa divulgazione.
Le ultime indiscrezioni apparse in rete, infatti, vedrebbero implicato direttamente Steve Jobs nella contrattazione con Gizmodo, in modo da riportare l’ambito prototipo sotto la protezione di Cupertino. E non è tutto: Gizmodo stessa potrebbe aver agito in questo modo per vendetta nei confronti di Apple, considerato che l’azienda, negli ultimi tempi, aveva interrotto il flusso informativo con il noto blog.
Dopo la perdita del prototipo di iPhone 4G, che ha visto coinvolto un ubriaco Gray Powell, Steve Jobs avrebbe contattato direttamente Brian Lam, l’editore di Gizmodo. Quest’ultimo non avrebbe particolarmente gradito le richieste dell’iCeo, inoltrando una mail esplicativa delle ragioni di questo leak:
Quando abbiamo l’occasione di raccontare una storia, dobbiamo farlo, altrimenti moriamo. So che ti piacciono Walt e Pogue, ti piace lavorare con loro, ma credo Gizmodo abbia molto più in comune con la vecchia Apple rispetto a questi due. […] Al momento, non abbiamo nulla da perdere. Il fatto è che, ultimamente, i PR di Apple sono stati molto freddi nei nostri confronti. Questo ha afflitto il mio lavoro a partire dal lancio di iPad. Quindi, siamo dovuti andare all’esterno per trovare storie, come questa, veramente aggressive.
In altre parole, Apple avrebbe preferito Walt Mossberg e David Pogue, rispettivamente del The Wall Street Journal e del The New York Time, per fornire news in anteprima, tagliando dai canali di comunicazione Gizmodo. Il celebre blog non ha affatto gradito questa mossa e, a conti fatti, il leak di iPhone 4G si configurerebbe come una vera e propria dimostrazione di forza da parte di questa testata.
A questo, si aggiunga un altro interessante dettaglio: dopo aver recuperato il dispositivo, Apple si è accorta di ingenti danni, come dei cavi inspiegabilmente tranciati e una vite inserita nella fessura sbagliata, che han creato un cortocircuito interno al dispositivo. Di certo, dopo queste vicende da film d’azione, le possibilità che Gizmodo possa recuperare quel canale comunicativo che tanto lamenta sono davvero remote.
Infine, sono emerse alcune dichiarazioni di Brian Hogan, il giovane che “ingenuamente” ha rivenduto iPhone 4G a Gizmodo. Nel tentativo di dissuaderlo dalla vendita del terminale, per non rovinare la carriera di Powell, i conoscenti del ragazzo avrebbero riportato parole poco felici da parte del ragazzo, totalmente disinteressato di eventuali ripercussioni per questa compravendita. E per fortuna che, recentemente, aveva confessato di aver agito in buona fede.