Con un mercato di quasi un miliardo di papabili clienti e un’economia in continua crescita, la Cina è uno degli ambiti più ghiotti per i distributori di smartphone. È per questo motivo, infatti, che Apple ha deciso di investire in Asia, anche a costo di dover sottostare alla limitazione di specifiche feature sui propri iDevice. Nonostante tutto sia filato liscio fino a oggi, Cupertino rischia però di scivolare con iPhone 4S: gli operatori vogliono spazi di guadagno ben maggiori da quelli garantiti dalla Mela.
La questione è stata sollevata da China Mobile, forte del suo bacino di ben 628 milioni di abbonati e oltre 10 milioni di iPhone 4 già distribuiti. Il carrier ha imposto un ultimatum a Apple, affermando che accetterà di distribuire iPhone 4S solo se avrà accesso ai guadagni di App Store.
Quel che a primo acchito può sembrare una semplice minaccia, è però motivata da fattori ben più seri: per come è strutturato il mercato cinese, offrire un iPhone potrebbe configurarsi come una scelta antieconomica. I consumatori, infatti, preferiscono comprare dispositivi sbloccati sul mercato nero, anche per cercare di evitare le censure governative, o direttamente da Apple nella migliore delle ipotesi. Il melafonino, inoltre, non supporta la specifica rete 3G TD-SCDMA, costringendo China Mobile a regalare accessi WiFi gratuiti per compensare la navigazione solo su rete 2G.
Per tutte queste ragioni, il carrier si domanda per quale motivo sottostare a un contratto così poco vantaggioso e, grazie ai suoi numerosissimi abbonati che di certo faranno gola a Cupertino, detta regole: una fetta della torta di App Store per distribuire iPhone 4S sul territorio della nazione rossa.
Al momento le trattative sembrano procedere a rilento, anche perché Apple non ha mai concesso nessun guadagno dal proprio store virtuale agli operatori telefonici partner. Come rovescio della medaglia, tuttavia, vi è la possibilità di sprecare un gran numero di possibili vendite, ammazzando così gli introiti derivanti dal nuovo melafonino. Non resta che attendere per scoprire se, in via del tutto eccezionale, Cupertino allargherà il proprio modello di business sul software mobile.