L’iPhone 4S, recentemente presentato da Apple nel primo keynote tenuto da Tim Cook da quando è divenuto CEO, annovera tra le proprie principali caratteristiche un processore dual-core A5, lo stesso presente in iPad 2. Rispetto alla seconda generazione della tavoletta di Cupertino la CPU del nuovo Melafonino è caratterizzato da una frequenza di clock più bassa, ma nonostante ciò i primi test mettono in luce prestazioni nettamente superiori rispetto al suo predecessore.
Il processore dell’iPhone 4S ha infatti un clock pari ad 800MHz, lo stesso dell’iPhone 4 ma inferiore rispetto all’iPad 2, che può vantare una CPU da 1 GHz. Una scelta, questa, dettata principalmente da motivazioni legate ai consumi energetici, essendo la batteria dello smartphone della Mela di capacità inferiore rispetto alla controparte dedicata al tablet. Rispetto all’iPhone 4 resta dunque invariata la frequenza, ma altrettanto non vale per le performance: secondo alcune analisi, infatti, l’iPhone 4S è circa due volte più veloce del precedente modello.
In particolare, la versione presentata da Tim Cook nei giorni scorsi riesce ad eseguire lo stesso codice JavaScript con una velocità superiore del 68%, raggiungendo di fatto lo standard garantito da smartphone dotati di CPU NVIDIA Tegra 2. Dal punto di vista dell’elaborazione grafica, invece, l’iPhone 4S sembrerebbe non avere rivali, con prestazioni notevolmente superiori rispetto alla concorrenza: a giovarne in tal senso saranno principalmente gli sviluppatori di videogame, i quali potranno sfruttare nuove possibilità d’uso dello smartphone di Cupertino per fornire agli utenti titoli sempre più avanzati dal punto di vista grafico.
Aspetto fondamentale che emerge dalle analisi è soprattutto l’ennesima dimostrazione di come Apple riesca a proporre sul mercato soluzioni in grado di stare al passo, se non addirittura superare, prodotti sulla carta superiori: molti degli smartphone dual-core da 1 GHz non riescono infatti a reggere il confronto con l’iPhone 4S, nonostante gli 800 MHz di quest’ultimo, grazie all’utilizzo di soluzioni software da parte degli ingegneri di Cupertino atte a migliorare le prestazioni del microprocessore A5.
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