Nuova settimana, nuovo capitolo nell’ormai “sanguinoso” scontro legale tra Apple e Samsung. Tocca questa volta all’azienda asiatica muovere la propria accusa, destinata nelle intenzioni a bloccare la commercializzazione dell’iPhone 5, il nuovo smartphone di Cupertino che, secondo le più recenti indiscrezioni, dovrebbe fare il suo debutto nel mese di ottobre.
La denuncia, depositata in Corea del Sud, poggia sulla presunta violazione di brevetti riguardanti le comunicazioni wireless dei dispositivi, appartenenti a Samsung e utilizzati senta autorizzazione dal colosso di Cupertino nel suo telefono di nuova generazione. Dopo aver subito con un atteggiamento quasi passivo l’offensiva di Apple, la società del Galaxy Tab 10.1 ha dunque deciso di passare al contrattacco, adottando lo stesso approccio del proprio concorrente.
È stato ufficialmente depositato anche il ricorso contro la decisione di un giudice tedesco che ha bloccato la commercializzazione del tablet in Germania, mentre altre cause sono al momento al vaglio dei tribunali di Giappone, Australia, Francia e Regno Unito. A conti fatti, ci si trova di fronte ad una vera e propria una battaglia legale, avviata nell’aprile scorso e ancora lontana dal concludersi.
A chi domanda il perché di una così tardiva reazione da parte Samsung, rispondono direttamente i vertici della società sudcoreana, spiegando che finché è stato possibile si è cercato di contenere lo scontro, al fine di non intaccare la partenership tra le due realtà per la fornitura di componenti da integrare nei prodotti iOS. Un rapporto che però ormai appare irrimediabilmente logoro, come dimostra il recente accordo stretto da Apple con TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) per la produzione delle CPU A6 e A7.