Il nuovo iPhone 5 potrebbe non vedere la luce prima del prossimo ottobre, ma c’è già qualcuno che ha avuto l’onore di provarlo. Si tratta degli operatori telefonici, quasi tutti statunitensi, a cui sarebbero stati consegnati dei prototipi a scopo di test.
Inutile, però, attendersi fughe di notizie o indiscrezioni anzitempo provenienti dai carrier. La tradizione Apple vuole il massimo riserbo sui nuovi prodotti e, così, l’uso che ne possono fare gli operatori è davvero limitato. Pare, infatti, che i nuovi melafonini siano sigillati in appositi box e ricoperti da una speciale custodia non rimovibile, che renderebbe quindi impossibile agli addetti riconoscere l’effettivo design prima della presentazione ufficiale.
Sembra, inoltre, che gran parte delle funzioni siano state disattivate, perché l’unica ragione per cui questi modelli sono stati consegnati ai carrier è la verifica della compatibilità con i propri network, per evitare un nuovo Antennagate. A darne notizia è stato il The Guardian:
“I prossimi iPhone sono chiusi in box sigillati, che gli operatori possono maneggiare per verificare la compatibilità dei network all’interno dei loro laboratori. […] Praticamente nessuno può aprire questi contenitori e, anche in caso accadesse, l’hardware è racchiuso in una finta sagoma e ciò significa che non vi sono indizi su come in realtà sarà il telefono.”
Si tratta delle misure di sicurezza tipiche di Cupertino, già messe in atto in altre occasioni. Al lancio del primo iPad, ad esempio, alcuni editori hanno avuto la fortuna di testarlo in anteprima, ma il tablet era comunque scortato da vere e proprie guardie del corpo e conservato in apposite casseforti quando non in uso. Nessuna notizia, quindi, avrebbe potuto trapelare anzitempo, salvo qualche tweet via iPad apparso prematuramente sulla nota piattaforma di microblogging.