Con l’iPhone 4 Apple ha introdotto la tecnologia HDR (High Dinamic Range) per migliorare le fotografie effettuate con la fotocamera integrata da 5 Megapixel. Quando la funzione è attivata vengono presi tre scatti in serie con differenti livelli di esposizione e il software li combina insieme per ottenere un’immagine più nitida. Pochi giorni fa, inoltre, l’azienda di Cupertino ha registrato ben 10 brevetti relativi alla fotocamera e ciò testimonia l’importanza che Apple dedica a questa componente dei propri prodotti (a maggior ragione dal momento in cui si inizia ad ipotizzare la possibilità per cui anche l’iPad possa scattare fotografie a partire dalla prossima versione).
Uno dei brevetti si occupa della correzione degli scatti sfocati. Nelle fotocamere tradizionali più costose può essere presente un sistema di stabilizzazione dell’immagine, ma una simile funzionalità non può essere implementata nelle fotocamere degli smartphone a causa della ridotta dimensione del sensore. Tra l’istante in cui viene premuto il pulsante di scatto e l’effettiva memorizzazione dell’immagine intercorre un breve intervallo di tempo durante il quale l’utente potrebbe muovere il dispositivo; quindi la foto salvata in memoria sarà mossa o fuori fuoco.
La soluzione consiste nel memorizzare in un buffer di lunghezza variabile una serie di immagini scattate in sequenza (10, 20 o 50) e associare ad ogni scatto un’informazione relativa al movimento rilevato da un sensore integrato nello smartphone. Le foto che presentano un valore di movimento inferiore ad una determinata soglia verranno salvate.
Un secondo brevetto risolve il problema della sovraesposizione, in particolare nelle immagini che contengono volti di persone. In molti casi, a causa delle non perfette condizioni di luce, il colore della pelle non è naturale e ci possone essere zone di colore giallo, arancione o magenta. Per ottenere immagini quasi perfette, quindi, Apple ha realizzato un algoritmo che permette di distinguere le zone in cui è presente la pelle umana dalle altre zone, attraverso l’applicazione di una “maschera” sulla foto scattata.
L’ultimo brevetto introduce una tecnica per ridurre il fenomeno noto come “lens falloff”. A causa della geometria della lente, la luce che raggiunge le zone non centrali del sensore è inferiore a quella delle zone centrali, per cui l’immagine risulterà più confusa verso i bordi, creando un effetto chiamato “vignettatura“. Apple ha pensato di risolvere questo problema mediante una tecnica che compensa i diversi livelli della luce che colpisce la superficie del sensore.
Oltre alle novità relative alla fotocamera, il prossimo iPhone 5 dovrebbe integrare anche una radio FM/AM e una radio satellitare, a cui verrà abbinato un sistema di mappatura per consentire agli utenti di sintonizzare le stazioni con il segnale più forte. Altre indiscrezioni parlano anche della presenza della tecnologia NFC, la medesima già introdotta da Google nel prossimo Nexus S.